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Magnini fa suo il Roncon Vertical su Facchini. Al femminile domina la bresciana Ghirardi
Non vale il fattore casa al 7° Roncon Vertical, primo atto del Trentino Vertical Circuit. Il vincitore di dodici mesi fa Patrick Facchini, che abita a poche centinaia di metri dal via della gara organizzata dallo Ski Alp Roncone, si è dovuto arrendere alla freschezza di Davide Magnini, che ha così iscritto per la prima volta il proprio nome nell’albo d’oro di questa competizione. Ed anche al femminile c’è un inedito, quello di Corinna Ghirardi, che ha preceduto la molvenese Elena Nicolini.
L’alfiere del Centro Sportivo Esercito ha concluso la gara sul tracciato rinnovato di 1450 metri di dislivello e 6,5 km di sviluppo, con il tempo di 53’20”, riuscendo a staccare di 1’16” Patrick Facchini Team La Sportiva, quindi in terza posizione il fiemmese Daniele Felicetti, con un ritardo di 6’25”. Seguono in classifica appena fuori dal podio Daniele Andreis, Tarcisio Linardi e Luca Binelli.
Avvincente nella prima parte il 7° Roncon Vertical. Davide Magnini, che prima del via aveva evidenziato di essere un po’ stanco fra allenamenti e studi di ingegneria, aveva sempre a pochi metri di distanza proprio Patrick Facchini. Un copione che si è mantenuto dallo start dato dai 815 metri di piazza Dante Alighieri a Roncone e fino a Malga Giuggia (1661 metri di altitudine), passando per Rio Lungo e località Cap. Sul ripido sentiero nel bosco verso località Foc e soprattutto nel passaggio in Cresta che ha portato i concorrenti ai 2248 metri di Cima Benna, si è decisa la gara. Magnini ha mantenuto costante il proprio passo, mentre Facchini ha accusato la verticalità. Arrivo dunque a braccia alzate per il 21enne di Vermiglio, portento dello skialp visto che si è aggiudicato la Coppa del Mondo under 23, che ha così siglato un tempo di rilievo che per le prossime edizioni non sarà facile abbassare. Soli 53 minuti e 20 secondi per concludere 1450 metri di dislivello impegnativo, 50 metri in più rispetto alle precedenti edizioni ma con una tipologia di ascesa completamente diversa.
Comunque positiva la prestazione di Patrick Facchini, specialista delle vertical, che però in questa occasione si è trovato sulla propria strada un talento cristallino, così come è risultata efficace la prestazione del fiemmese Daniele Felicetti.
Regina dello skialp anche la vincitrice al femminile, ovvero bresciana di Ponte di Legno Corinna Ghirardi. Sino a Malga Giuggia era tallonata dalla molvenese del Team La Sportiva Elena Nicolini, che nella seconda parte del tracciato ha ceduto alla maggiore determinazione della portacolori dell'Us Malonno. Così Corinna Ghirardi ha gestito le proprie energie, mantenendo una buona cadenza, tagliando il traguardo con il tempo di 1h12’19”. La Nicolini, che difende i colori del Team La Sportiva, a Cima Benna è transitata con un ritardo di 1'21", mentre sul terzo gradino del podio è salita la polacca residente a Sant’Antonio di Mavignola Wiktoria Piejak, con un ritardo di 2’03” dalla vincitrice. Quarto posto poi per la fiemmese Veronica Bello, seguita da Michela Foresti, seguita da Giulia Orlandi e Cinzia Franchini.
Per quanto riguarda la classifica di categoria l'assoluta ha visto come trionfatori Corinna Ghirardi e Davide Magnini, la under 23 Michela Foresti su Cinzia Franchini ed Anna Cainelli, quindi Davide Magnini su Daniele Felicetti e Alessandro Amistadi. Prevista, come da regolamento del circuito anche una classifica per gli over 50, con successo di Tarcisio Leonardi, su Fabrizio Costanzo e Giacomo Calufetti, mentre al femminile festeggia Ida Parisi.
Tanti complimenti da parte dei 90 partecipanti allo staff dello Ski Alp Roncone, coordinato da Mattia Facchini e Alain Bazzoli assieme ai tanti volontari e alla collaborazione delle realtà locali, ma soprattutto al rinnovato percorso. Da ripetere.
Trentino Vertical Circuit ha dunque assegnato i primi punti delle quattro prove. Il prossimo appuntamento è fissato per sabato 7 luglio a Tesero con il Verticale del Cornon, quindi domenica 15 luglio a Pejo con il Vertical Vioz e gran finale il 22 settembre con la Rosetta Verticale a San Martino di Castrozza.