Onore a Beltrami che quest’anno si è sobbarcato diverse lunghe trasferte correndo sempre su buoni livelli e,  anche in Malesia, ha vinto meritatamente portandosi a casa punti preziosi per la ormai imminente finale, ma per il prossimo anno SWS deve assolutamente cambiare regime. Così non va.

Lo standard che dovrebbe avere una coppa del mondo non può essere garantito con uno spropositato numero di tappe. Anche gli scontri diretti in un calendario così denso di appuntamenti e concomitanze sono assai improbabili. Andrà a finire che l’unica vera occasione di incontro/scontro tra i big 2024 sarà nella finale. Un circuito con questo format è utile solo a chi lo organizza. Le tappe dovrebbero essere al massimo 8 e tutte di alto livello. Non certo come quelle che stiamo vedendo...

Guardate piazzamenti e distacchi della Penang Skyrace… e giudicate voi. Questa gara può essere definita di Coppa del Mondo?

La tappa malese  sopra Georgetown, prevedeva uno sviluppo di 42km disegnato nella Riserva della Biosfera di Penang Hill, patrimonio dell'Unesco; una foresta pluviale tropicale ricca di fauna selvatica, tra cui le iconiche scimmie foglia dusky e i grandi scoiattoli neri.

Al via 321 skyrunner che si sono inchinati alla basca Lide Urrestarazu (team Basque Selection) e all’italiano Lorenzo Beltrami (Team Scarpa / Rock Experience).

Nella gara femminile, Urrestarazu ha preso il comando fin dall'inizio e conquistato la sua seconda vittoria della stagione con un tempo di 5h16’37” (terza assoluta); un piazzamento che la colloca al quarto posto nella classifica generale. Il secondo posto è andato alla francese Iris Pessey (team Scott Running), che ha concluso nove minuti dietro Urrestarazu (4ª assoluta), mentre la ceca Marcela Vasinova ha completato il podio femminile, con un gap di ben 30 minuti dalla seconda (7ª assoluta).

Nella gara maschile seconda vittoria stagionale anche per Lorenzo Beltrami (Team Scarpa / Rock Experience), che ha tagliato il traguardo con un tempo di 4h17’14”. Ora il lecchese è a tutti gli effetti tra i primi 3 della classifica generale. «Sono molto felice di questa vittoria – ha dichiarato -. Ho iniziato forte e ho spinto fino alla fine. È stata una gara dura e tecnica. Le condizioni di oggi – il fango e il buio – mi hanno dato molta energia. Questa gara era uno dei miei obiettivi della stagione e ora mi sento pronto e motivato in vista della finale». Il secondo posto è andato al basco Ioseba Eskudero , che ha concluso in 4h53’31”, seguito dal malese Yusof Abdul Manan in terza posizione 5h48’08” (5° assoluto).

Photos: Antton Guaresti