I vincitori della gara sono stati Miguel Heras e Gemma Arenas, che hanno guidato il forte contingente spagnolo con tre uomini e due donne sul podio. 870 corridori totali da 44 Paesi hanno preso il via nel buio della mattina presto dalla piccola cittadina medievale di Bagà. Il percorso di 110 km con un colossale dislivello di 6.800m era una sfida eccezionale per tutti, così come il clima poco favorevole.
Ma gli dei del “Less cloud. More sky” sono stati generosi e per buona parte della giornata la pioggia è stata scarsa.
 
È stato Heras il padrone della corsa fin dalla partenza. Vincitore qui nel 2010 e 2011 sul percorso più breve (85 km), si era piazzato terzo nella scorsa edizione dietro Kilian Jornet, che ha stabilito il record di 12h03’27”. Heras, infortunato nella prima parte della stagione e ora completamente recuperato, ha fatto di questa gara il suo obiettivo, come nelle altre sette partecipazioni. Ha avvicinato il record con un ottimo 12h05’55”.
 
Mentre teneva la testa per tutta la gara, alle sue spalle si sono alternati in seconda e terza posizione i due peruviano Emerson Trujillo e Remigio Huaman (6° nel ranking), seguiti a ruota dallo spagnolo Jessed Hernandez, dal russo Dmitry Mityaev e Cristofer Clemente. Al check point al km 74 Huaman ha abbandonato la corsa e le sue speranze di podio, così come il polacco Marcin Swierc (4°). Il leader della classifica Clemente ha chiuso al terzo posto, ma il titolo delle Ultra Series era già suo (basato sui tre migliori risultati su cinque con i punti dell’ultima gara aumentati del 20%). Il francese Nicolas Martin, secondo nel ranking, non ha corso, ma ha mantenuto la posizione. Lo spagnolo Roger Vinas ha conquistato il terzo gradino del podio finale.

 
Anche in campo femminile c’è stato un chiaro dominio di Gemma Arenas. Essendo terza nel ranking una vittoria le avrebbe garantito il titolo. Con quattro delle top 6 in corsa ogni calcolo sembrava superfluo, lasciando la vittoria aperta per qualunque vincitrice. La distanza durissima e il dislivello sarebbero stati decisivi e Arenas ha deciso di fare corsa di testa, conducendo dalla partenza al traguardo.
 
La svedese Ida Nilsson si è presentata con un infortunio non risolto dopo la vittoria a The Rut 50K, e anche la leader del ranking Anne-Lise Rousset non era in gara, ma la qualità del parterre femminile era comunque altissima. L’americana Hillay Allen ha corso una gara molto solida, mantenendo il secondo posto per tutta la gara, che le ha garantito il terzo posto nella Ultra Series dopo Rousset. La spagnola Anna Comet, dopo una partenza non eccellente ha risalito posizioni fino al terzo posto conclusivo (quarta nella Series). La russa Ekaterina Mityaeva, specialista di Vertical e Sky si è unita al marito Dmitry Mityaev per la sua prima Ultra e ha provato tutto il suo potenziale finendo ai piedi del podio.
 
“Ancora non ci credo. È solo il mio secondo anno in questo tipo di gare e distanze, quindi è ancora tutto nuovo per me. Sono felicissima.” Ha commentato Arenas. “Dalla partenza mi sono sentita fresca e correvo bene. Pezzo dopo pezzo ho aumentato il vantaggio – più di 15’ su Hillary. Dopo 90 km, sull’ultima discesa non sapevo quanto vantaggio avessi sulla seconda. Ero stanca, ma sapevo che non poteva prendermi!”
 
Correre 110 km e 6.800m di salita a fine stagione era, infatti, un test per tutti gli atleti, con gli ultimi che hanno tagliato il traguardo dopo quasi 30 ore di gara. Gli eventi del weekend su varie distanze hanno avuto 2.200 partecipanti da 55 Paesi.
 

Risultati Ultra Pirineu
Men
1.  Miguel Heras (ESP) Salomon – 12h05’51”
2. Jessed Hernandez (ESP) Inverse – 12h40’15”
3. Cristofer Clemente (ESP) Race Land – 12h47’19”
4. Emerson Trujillo (PER) – 12h47’41”
5. Ernest Ausiro (ESP) – 12h48’01”
 
Women
1. Gemma Arenas (ESP) Dynafit – 15h37’47”
2. Hillary Allen (USA) The North Face – 15h49’46”
3. Anna Comet (ESP) Dynafit – 15h49’46”
4. Ekaterina Mityaeva (RUS) adidas – 15h5938”
5. Kristina Pattison (USA) La Sportiva – 17h12’58”