- letto 11026 volte
Quinta edizione per il Red Bull K3, la gara unica al mondo che si corre sui ripidi pendii del Rocciamelone....
Un percorso veramente estremo, con la partenza in piazza Savoia a Susa, il passaggio nel centro storico e il trasferimento a Mompantero. A fianco del Santuario inizia la gara vera e propria che in soli 9,7 km porta prima alla località “Il Trucco”, poi al Rifugio Ca’ d’Asti e infine in vetta al Rocciamelone a 3538 m di quota, 3030 i metri di dislivello.
Una giornata limpida ha accompagnato gli atleti, sicuramente le temperature alte non hanno reso agevole il grandissimo sforzo richiesto.
La gara è valida per il Vertical Kilometer World Circuit, battuto il record di iscritti, 455 quest’anno provenienti da 28 nazioni, con ben 175 atleti stranieri.
Alle 7.30 è partita la gara femminile, al “Trucco” al comando la francese Axelle Mollaret, campionessa europea di skialp e vincitrice della coppa del mondo, seguita a pochi secondi dalla svizzera Victoria Kreuzer, terza posizione per la torinese Camilla Magliano. Sul temutissimo pratone con pendenze impossibili, la svizzera mette il turbo e prende il comando e al Rifugio Ca’ d’Asti passa in 1h48’11”, con più di 4’ di vantaggio sulla Mollaret, sempre terza Camilla Magliano. In vetta la Kreuzer, seconda l’anno scorso, taglia il traguardo con il favoloso tempo di 2h24’03”, secondo miglior tempo di sempre non lontano dal record della spagnola Laura Orgué (2h22’38”). Secondo posto per la francese Axelle Mollaret che chiude in 2h33’42”, bel terzo posto per Camilla Magliano (2h38’46”), che aveva vinto l’anno scorso, ma veniva da un periodo difficile a causa di infortuni. Ottimo quarto posto per Chiara Giovando, alla quale sfugge il podio per la terza volta. Quinta la slovacca Marianna Jagercikova,sesta Paola Gelpi, seguono le francesi Jessica Pardin, Corinne Favre e Mallaurie Mattana, decima Chiara Caminada.
In campo maschile, lo svizzero Martin Anthamatten, vincitore l’anno scorso con un tempo favoloso, primo uomo a scendere sotto le 2 ore (1h58’53”), era il netto favorito, mancando il suo connazionale Remi Bonnet a causa di un infortunio. Lo svizzero non tradisce le attese e vince facilmente in 2h06’13”. Grandissima battaglia per il podio tra il giovane sloveno Luka Kovačič, il francese Xavier Gachet e l’andorrano Ferran Marti Ventosa. Alla fine a salire sul secondo gradino del podio è Luka Kovačič in 2h12’01”, terzo posto per Xavier Gachet in 2h12’09”, quarto Ferran Teixido Marti Ventosa, quinto lo svizzero Andreas Steindl, sesto il francese Camille Caparros, settimo l’altotesino Tobais Geiser, a seguire Daniele Felicetti, Fabio Cavallo e Henry Hofer.