LATEMAR MOUNTAIN RACE 2019 - PAMPEAGO (TN)
Sottotitolo: Cristian Varesco ne è certo: «Per il circuito Laspo sarà una super finale».
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Domenica 8 settembre debutterà la nuova Latemar Mountain Race, finale del circuito La Sportiva Mountain Running Cup, che raccoglierà il testimone della Stava Mountain Race....
Oltre alla denominazione, sarà nuovo anche il percorso, che porterà i runner a confrontarsi su un tracciato di 25,5 chilometri con 1550 metri di dislivello positivo, promosso a pieni voti dall’atleta di casa Christian Varesco. Tra i passaggi più significativi ci saranno quelli sul Monte Cornon e sul Monte Agnello, quindi da Passo Feudo e dal rifugio Torre di Pisa, punto più alto della gara con i suoi 2672 metri, a precedere il transito dalla Forcella dei Camosci, porta d’accesso al gruppo montuoso del Latemar.
«Da fiemmese conosco bene il percorso, lo ho provato due volte e ritengo che la scelta operata dagli organizzatori sia stata azzeccata – spiega Varesco, runner di Tesero in forza al Team La Sportiva - È una gara fattibile per tutti. L’unico tratto tecnico è quello della discesa dal rifugio Torre di Pisa, dove bisogna prestare un po’ di attenzione. Per il resto il tracciato è semplice e corribile, oltre che spettacolare sotto il profilo paesaggistico. La vista sulla catena del Latemar ripaga di ogni fatica e gran parte del percorso viene affrontato da molti come escursione domenicale. Proprio per questo mi auguro che ci sia una buona riposta da parte dei runner, a cui consiglio di venire a fare la gara».
L’appuntamento è per domenica 8 settembre. Lo start verrà dato alle ore 9 nei pressi della stazione a monte della seggiovia Latemar, in località Zischalm (2000 metri di altitudine), con arrivo allestito vicino alla chiesetta degli alpini a Pampeago, a quota 1750 metri.
Intanto proseguono le iscrizioni, disponibili online consultando l’apposita sezione sul sito dell’evento www.latemarun.com o direttamente sul portale www.endu.net.
Guardando alla lotta per le posizioni di testa, invece, quali saranno i punti cruciali? «Si può correre bene fino al rifugio Passo Feudo – replica Varesco – Poi inizierà la gara vera. Ci sarà la salita verso il rifugio Torri di Pisa, 30-40 minuti di sforzo, con la successiva discesa tecnica. Chi è abile su quel tipo di terreno può stravolgere il risultato e anche divertirsi. Il mio consiglio è però quello di preservare un po’ di energie per l’ultima parte di gara. Ci sono dei falsopiani e strappi in salita dove bisogna spingere: chi avrà ancora forza nelle gambe potrà fare la differenza. Al contrario, chi arriverà con la spia della riserva accesa potrà pagare dazio».