Posto strano Premana. Un paese magico, dove si respira un clima surreale. Un paese dove ogni skyrunner si sente a casa e dove ogni atleta si sente campione. Solo così si spiega  l'enneismo record di presenze fatto registrare dall'edizione 2014. Sollo così si spiega il grande spettacolo di questa kermesse.  Ancora una volta Filippo Fazzini e il suo staff hanno saputo stupire, proponendo un grande palcoscenico che ha lasciato a bocca aperta chi, come noi, ama gli sport outdoor legati al mondo della montagna.

Eppure, puntualmente, quando si imbocca l'ultima discesa che porta a questo suggestivo borgo arroccato nel cuore della Val Varrone, una domanda nasce spontanea: «Cosa spingerà i top runner mondiali e il popolo delle sky ad inserire puntualmente questa competizione nel loro calendario gare? Il tracciato è corribile, ma molto duro e muscolare. La location bellina, ma come ce ne sono molte. Premana, poi, non è certo Canazei. Le sue montagne non sono certo le Dolomiti...».

Poi, ti basta posteggiare la sera del briefing, fare due passi in centro, e capisci che solo qui si può vivere un'esperienza unica. La gente di Premana è animata da una passione autentica. Qui, ogni atleta si può sentire Kilian Jornet, almeno per un giorno....

LA GARA IN PILLOLE: KIlian Jornet, COME DA PRONOSTICO, ha vinto con record (3h12'36"). Seconda piazza per il romeno della Valetudo Ipnut Zinca  3h21'19" e terza piazza per il norvegese Thor Ludvigsen 3h21'44".  A seguire troviamo Fabio Bazzana e Ait Zaid Malek. Al femminile Emelie Forsberg vince in 4h06'25". Secondo posto per l'intramontabile Emanuela Brizio 4h12'56" e terzo posto per Rampazzo Silvia 4h16'37". Quarta Debora Benedetti e quinta Dimitra Theocharis. Nella mezza altro record con lo svizzero Roberto De Loorenzi 1h43'37". Seondo Gianfranco Danesi e  terzo il locale Erik Gianola. Al femminile ha vinto Monia Acquistapace su Angela Lizzoli e Francesca Rusconi

NEI DETTAGLI:  La gara “lunga” ha preso il via alle 8.30. Il primo a cercare l’allungo  è stato Ionut Zinca, ma Kilian Jornet  non lo ha mai perso di vista nemmeno un attimo, imitato nei primi chilometri anche da Ait Malek. Jornet  ha controllato per metà gara, fino ai piedi della salita di Larech che con i suoi 2063 metri è la “cima Coppi” del percorso. Fino a quel momento la gara sembrava equilibrata e alle spalle dei due di testa c’erano, con un distacco di oltre 2’, il marocchino Zaid Ait Malek e quindi il norvegese Ludvigsen, ed incollato alle sue scarpette Fabio Bazzana davvero in grande spolvero.

In quello che da molti è definito il punto chiave di questa competizione, la stella del Team Salomon ha dato il cinque agli spettatori, poi si è tuffato come un razzo nella ripidissima discesa. Dietro Zinca accusava il colpo, cercava di rispondere e replicare, ma il catalano era davvero su un altro pianeta. Alla successiva salita dell’Alpe Premaniga Jornet  si prendeva il tempo di fermarsi al ristoro, di salutare i tantissimi spettatori, quasi in surplace. Zinca, sempre secondo, transitava con due minuti dal leader, mentre dietro Fabio Bazzana compiva il miracolo, in discesa agganciava e superava Ait Malek imitato da Ludvigsen. Applausi e “spinte virtuali” a suon di incoraggiamenti per il bergamasco, che ormai tutti si attendevano sul podio. Al femminile, la svedese Emelie Forsberg  è rimasta al comando dal primo all’ultimo metro definendo sin dalle prime rampe quello che poi è stato il podio finale.

Dietro le quinte grande soddisfazione, come sottolineato da  Filippo Fazzini: «Quest’edizione è stata quella del record di partecipanti, ben 900, in più ci ha graziato il tempo e Kilian è stato quel qualcosa in più. Ma per noi rimane sempre una gara nel segno della tradizione, Premana è così».

Menzione d'obbligo per il bel gesto di Fabio Bazzana: quarto, a 100 metri dal traguardo, si fermava e iniziava a spingere verso il finish una carrozzina con una ragazza diversamente abile. Un gesto che ha fatto scaturire un grande applauso e meritando anche la promessa del sindaco Nicola Fazzini della cittadinanza onoraria. 

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