CAMIGNADA POI SIÈ REFUGE 2016 - AURONZO DI CADORE (BL)
Sottotitolo: In 1500 al via dell'evento podistico proposto dal Cai di Auronzo...
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Le gare 2016 si sono decise lungo la discesa dalla Val di Cengia e negli ultimissimi chilometri della ciclabile verso il pala ghiaccio...
Sono il cortinese Manuel Speranza e la veneziana Monica Penzo i vincitori della 44.ma edizione della Camignada poi siè Refuge, la gara di corsa in montagna proposta dalla sezione di Auronzo del Club alpino italiano. Giornata spettacolare, domenica 7 agosto: sole splendente (a differenza del 2015, quando pioggia, nebbia e vento caratterizzarono la 43.ma edizione) e temperature ideali per correre ai piedi delle Tre Cime. Il “menu” di giornata proponeva 33 chilometri di fatica e panorami mozzafiato: da Misurina ad Auronzo, passando per i rifugi Auronzo, Lavaredo, Locatelli e Pian di Cengia. 1200 i metri di dislivello. Cancellati,come già nel 2015, i transiti ai rifugi Comici e Carducci e la discesa della Val Giralba: le frane cadute proprio in Val Giralba nell’estate dello scorso anno e anche nei primi mesi di questo hanno infatti reso impraticabile il sentiero.
LA GARA - In 1500 al via dal lungolago di Misurina e subito un tandem a prendere le redini della gara: i bellunesi Manuel Speranza, di Cortina d’Ampezzo, e Giorgio Dell’Osta, di Padola di Comelico Superiore. Corsa parallela per tutta la salita fino al rifugio Auronzo, poi nel facile tratto fino al Lavaredo Speranza se ne va. Rimane solo al comando fin sotto al rifugio Pian di Cengia dove Dell’Osta lo raggiunge. Ma appena ricomincia la discesa Speranza torna a guadagnare terreno: d’ora in avanti, anche se il vantaggio non supererà mai il minuto, sarà corsa solitaria fino al traguardo, tagliato con il tempo di 2h38’38”. La piazza d’onore va a Dell’Osta (2h39’24”) mentre sul terzo gradino del podio sale, tra lacrime di commozione, l’auronzano Apollonio Larese.
In campo femminile, gara combattuta e incerta fino agli ultimissimi chilometri. Nella fasi iniziali è l’ex azzurra dello sci alpinismo, la bellunese di Padola Martina De Silvestro, a guidare. La segue a poca distanza Angela De Poi. La vittoria sembra una affare riservato a loro due, ma la discesa dalla Val di Cengia presenta loro il conto. Le gambe si appesantiscono mentre da dietro rinviene forte la veneziana Monica Penzo. All’uscita della Val Marzon, quando il tracciato si immette sulla ciclabile che porta ad Auronzo, Penzo raggiunge De Poi. Ai meno 4 chilometri raggiunge e supera De Silvestro, andando quindi a vincere in 3h19’59”. Secondo posto per De Silvestro (3’21”44) e terzo per De Poi (3h22’05”).
LE INTERVISTE
«Finalmente»! esclama il vincitore Manuel Speranza. «Erano anni che provavo a vincere la Camignada, senza mai riuscirci. Lo scorso anno sono arrivato secondo, questa volta ho vinto. Bellissimo! Sono andato via in discesa e ho mantenuto il vantaggio. Complimenti a Dell’Osta e a Larese che non hanno mollato mai».
«Troppo più forte Speranza in discesa» commenta il secondo classificato, Giorgio Dell’Osta. «Dopo essermi staccato al rifugio Lavaredo ho provato a tornare sotto verso il rifugio Pian di Cengia. Ci sono riuscito ma poi quando il sentiero è tornato all’ingiù non sono riuscito a seguire Manuel. Guadagno comunque una posizione rispetto allo scorso anno. E va bene così, in una giornata splendida, passata a correre in mezzo a panorami come non ce ne sono al mondo».
«Cosa ho fatto»! esclama Apollonio Larese, l’atleta di casa, terzo al traguardo. «La Camignada per me rappresenta qualcosa di unico e salire sul podio è molto più di un’emozione»!