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Il campione bresciano dello SCOTT Racing Team ha percorso 232 km e 12.738 metri di dislivello positivo in sole 24 ore. Caldo, freddo, fatica e alcuni problemi fisici hanno rallentato la sua scalata...
“Faticare è il modo più facile per allargare la propria zona di comfort. Faticare come mai si è fatto prima è il miglior modo per spostare il limite.” Qualche giorno fa sul profilo Facebook di Juri Ragnoli, capitano dello SCOTT Racing Team, appariva questa frase. Per molti un presagio, per tutti noi del Team una certezza. Il Covid-19 ha stravolto le nostre vite e ha letteralmente cambiato i piani, anche quelli agonistici.
Un atleta vive di obiettivi, di risultati. Deve visualizzare, deve cogliere il suo momento, e vedersi in azione. Il 2020 verrà sicuramente ricordato come un anno senza gare, un anno dove l’immaginazione può portare lontano.
Il campione bresciano non ci ha pensato su due volte e sabato 4 luglio, senza tanto clamore, è partito con convinzione per tentare di realizzare questo sogno chiamato Mountain X (tentativo doppio everesting). Teatro di questa impresa la salita al Monte Guglielmo, chiamato da tutti gli appassionati Mt. Gölem. Partenza da Cislano, frazione di Zone (BS) e arrivo in cima a quota 1944 mt. Un percorso di pura mountainbike da percorrere per ben 14 volte in sole 24 h. Un dislivello positivo di 17.770 per uno sviluppo di circa 315 km. Un’ impresa per pochi e un azzardo per molti. Un sogno accarezzato per mesi e svanito a causa di problemi gastrici. Ragnoli ha pedalato senza sosta cavalcando giorno e notte, combattendo contro caldo e fatica. Aggrappato al manubrio ha cercato di tenere a bada le crisi giungendo in cima nella mattinata di domenica 5 luglio, dopo aver realizzato ben 10 salite. Il suo orologio ha registrato 12.738 metri di dislivello positivo e 232 km di sviluppo, sicuramente numeri che non passeranno inosservati ad addetti ai lavori e non.
“E’ stata dura e ho sofferto molto a partire dalla serata di sabato. – afferma Juri - Lo sbalzo termico tra cima e partenza non ha dato scampo al mio stomaco e purtroppo mi sono dovuto fermare per riprendermi. Ho speso molto in questi due mesi e mi sono allenato duramente per tentare quest’impresa. Oggi ho fatto un passo in avanti spostando il mio limite. Mountain X si chiude in modo positivo con 10 salite che ricorderò per sempre. Ringrazio famiglia, team, staff, tifosi per avermi accompagnato in questa mia impresa personale. Sono molto contento del risultato.”