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LA FISKY AFFIDA LA DIREZIONE PERCORSI ALLE GUIDE ALPINE

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In base all'accordo, il direttore di percorso sarà una Guida alpina.

19/3/2018
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GUIDE ALPINE
skyrunning

Fino ad ora spesso il ruolo del direttore di percorso è stato assunto anche da persone senza titolo professionale....

Il Collegio Nazionale Guide alpine Italiane e la Federazione Italiana di Skyrunning hanno firmato un protocollo di intesa che stabilisce che da quest’anno, in tutte le gare FISky, ovvero tutte le competizioni che rientrano sotto l’egida della Federazione Italiana Skyrunning, il direttore di percorso sia una Guida alpina. 

 

Mentre il direttore di gara gestisce le problematiche relative alla competizione e agli atleti, il direttore di percorso ha la responsabilità della scelta del tracciato, dei punti da cui far passare i corridori, in sostanza della tutela di che sostiene la gara. In caso di un percorso già esistente e non creato ex novo, certifica lo stato di fatto dopo averlo visionato.

 

La FISky è la Federazione italiana per le gare in quota che si differenziano da altro tipo di corsa in montagna per la presenza di tratti attrezzati o ferrate di bassa difficoltà, quindi Skymarathon, 

Skyrace e Vertical Kilometer. Proprio per le caratteristiche dei tracciati di queste gare, è stato stabilito dal recente protocollo d’intesa firmato nel 2018, che la direzione dei percorsi sia affidata a una Guida alpina, unico professionista con competenze atte a valutare la sicurezza di un percorso, o la necessità eventuale di integrazioni (per esempio il posizionamento di attrezzatura alpinistica, come corde, fittoni o catene). 

 

“Fino ad ora spesso il ruolo del direttore di percorso è stato assunto anche da persone senza titolo professionale – ha spiegato Fabio Meraldi, Guida alpina, presidente onorario della FISky, pioniere e campione dello Skyrunning, impegnatosi in prima persona nel raggiungimento dell’accordo fra FISky e CONAGAI -. Questo voleva dire per loro l’assunzione di una grandissima responsabilità, anche in ambito penale. Le Guide alpine sono state sempre coinvolte negli eventi di Skyrunning, ma in modo trasversale e non sempre centrato sulle loro competenze. Era quindi necessario dare la giusta collocazione alle categorie professionali coinvolte nelle gare.”