Non sono ancora ufficiali le classifiche della 2° edizione della Vertical Run andata in scena domenica 1°dicembre all’interno del maestoso International Commerce Center di Hong Kong,  che dall’alto dei suoi 118 piani, 486 metri e’ attualmente il 5° grattacielo piú alto al mondo. Gli oltre 1000 concorrenti al via sui 2120 gradini,  che dall’ 8° piano li portava all’’osservatorio posto al 100° piano piano hanno creato alcuni problemi all’organizzazione nello stilare le classifiche finali.  Al via anche due italiani, i coniugi Dario Fracassi e Cristina Bonacina del GP Talamona che hanno colto, rispettivamente, la settima e sesta piazza assoluta di categoria. Fracassi dopo una gara tutta regolare e’ riuscito nel finale ad agguantare il francese Du Mont e sopravanzarlo proprio sul filo di lana . Entrambi sono stati accreditati del medesimo tempo di 14’03’’ in una gara vinta dal campione Australiano Marc Bourne in 12’04’’ , precedendo il connazionale Darren Wilson in 12’07’’ ed il polacco Piotr Lobodzinksi in 12’21. Solo 4° il teutonico Dold dominatore degli ultimi anni in questo tipo di gare, che si e’ dovuto accontentare di un tempo di 12’41.  

A livello femminile l-Australiana Susy Walsham che ormai da anni vive a Singapore non ha avuto avversarie in grado di contrastarla; netta la sua supremazia con 14’32” con quasi 1’ di vantaggio sulla cinese Gan Xuen accreditata con il tempo finale di 15’ 27, capace di lasciarsi alle spalle la sorpresa di giornata, la connazionale Chin che grazie al tempo di 15’51 , costringe la Neozelandese Melissa Moon, gia’ campionessa mondiale di corsa in montagna, ad accontentarsi della medaglia di legno. Quinta la belga di Singapore Cnops in 16.12. la Talamonese Cristina Bonacina si aggiudica la sesta posizione con il crono di 17.34’’.

LE IMPRESSIONI DEL POST RACE:

“E’ stata una trasferta lunga e non facile ed il mio crono non mi soddisfa appieno; la 6^ posizione e’ sicuramente un buon risultato ma le gambe non giravano come avrei voluto, forse le 7 ore di fuso e  la notte passata a contare le ore, non ha giovato ma bisogna mettere in conto anche questi fattori quando si oltrepassa l’oceano. Spero ci possa essere un’altra occasione per ottenere un crono migliore” Questa in sintesi le parole della Calolziese Bonacina Cristina .

Meglio sembra essere il morale del marito Fracassi Dario che riassume cosi’ la sua prestazione : “ La gara in linea su questo tipo di competizione, certamente non e’ quella che mi piace di piu’ in quanto ti costringe a dare forse troppo all’inizio per accaparrarti una buona posizione sulle scale ma in questa occasione, con una condizione fisica sicuramente all’altezza dell’impegno, mi ha permesso di difendermi bene. Lo sforzo non e’ stato continuo e pertanto un pochino meno impegnativo di quello che ci attendavamo,  infatti in tre occasioni, al 12°, 48° e 78° piano si dovevano lasciare le scale per correre quasi 200 mt in piano per riprendere i gradini in un’altra parte del grattacielo. Questo mi ha permesso di vedere il distacco dall’atleta francese che mi precedeva e nel finale sono riuscito a riportami sotto, bruciandolo proprio sul filo di lana”.