TROFEO VANONI 2023
Sottotitolo: Ancora Francia.. e sono 9!!! Per voi Foto, Classifiche & Video Gara...
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Trofeo Vanoni, ancora nel segno della Francia che parte male, recupera e guadagna la testa della corsa grazie a una strepitosa rimonta del suo uomo più rappresentativo: Manu Myssat. CLASSIFICHE ON LINE!!
43 anni e non sentirli per questo grande campione d’oltralpe che, forte di una immensa esperienza, ha saputo gestire al meglio le proprie energie recuperando il britannico Ross Gollan e il giovane trentino Devid Ceresani prima del Gpm di Arzo per poi involarsi in solitaria verso il traguardo di Via Vanoni. Classifica alla mano la selezione francese composta da Boris Orlach, Arlic Petit e Manu Meyyssat ha trionfato per l’9ª volta in 14 anni al “Mondiale delel Foglie Morte” con crono finale di 1h32’00” , mettendo in fila la Gran Bretagna di Matt Knowles, Andy Douglas e Ross Gollan (1h32’36”) e il Valchiese di Alberto Vender, Luca Merlie Devid Ceresani (1h34’10”). Ma andiamo per ordine.
LA GARA: il Valchiese ci riprova, per poco non ci riesce, ma ritorna a casa con un terzo posto importante e con la consapevolezza di avere in squadra un giovane talento che nei prossimi anni potrebbe rivelarsi una valida alternativa al terzetto Vender, Merli, Filosi. Pronti via e Alberto Vender ha subito messo in chiaro il proprio feeling con il tracciato orobico della Città del Bitto chiudendo al comando la prima frazione con il migliore crono di giornata 29’32”.
Tra le squadre di testa l’unica a deludere le aspettative era la Francia, decisamente attardata sul gruppo di testa. In seconda frazione Luca Merli si è difeso egregiamente mantenendo la testa della corsa. I sogni di gloria trentini si sono spenti al termine della salita di Caresani con il doppio sorpasso di Gran Bretagna e Francia. Tornando alla top ten di giornata si sono distinte diverse squadre italiane: Aldo Moro 4ª con Galassi, Bratina, D’Andrea, Csi Morbegno 5ª con Bongio, Rossi, Leoni, Gs Orobie 7ª con Zani, Pandiani, Baldaccini e Malonno 8ª con Manzi, Zenoni, Gianola.
IL TRACCIATO DEL VANONI E IL SUO PUBBLICO: come sempre a fare la differenza è stata la storicità di un tracciato dove tradizione, mito e leggenda si fondono regalando emozioni indimenticabili. 7250 metri e un dislivello di 435 metri (5000 per le donne e un dislivello di 248 metri), con partenza - arrivo nella centralissima via Vanoni, gran premio della montagna in località Arzo e una seconda parte per veri gourmet della discesa. La salita del Vanoni ripercorre ampi tratti dell’antica via Priula, storica strada di collegamento tra la Valtellina e la Repubblica di Venezia. Detto così dice poco. Il primo strappo è di quelli “spacca gambe”, superata la torcida del Tempietto bisogna avere testa e energie per cambiare il passo. Con le ultime forze ci si arrampica sul temutissimo dosso, prima di cambiare nuovamente passo e spingere a tutta sino al GPM.
Una volta imboccata la discesa, spazio agli audaci capaci di scendere a capofitto tra i boschi fino alla località Bellini. Con il cuore che batte all’impazzata le suole dei piedi che bruciano e i quadricipiti che implorano pietà bisogna affrontare il mitico prima di sfilare davanti al Tempietto, dedicato ai caduti della seconda guerra mondiale. E poi…
la gloria nel centro di Morbegno per il tributo del numerosissimo pubblico presente. I record individuali della gara appartengono a Alex Baldaccini 28’21” mentre quello a squadre è del C.S. Forestale con 1h28’55” siglato da Marco Rinaldi, Emanuele Manzi e Marco De Gasperi.
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