TROFEO CIOLO 2021
Sottotitolo: In Puglia il gotha internazionale con la 1ª tappa italiana della World Cup.
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Lo storico Trofeo Ciolo entra nel circuito delle competizioni internazionali grazie all’intuizione di Luca Scarcia, presidente dell’ASD Atletica Capo di Leuca: per primo ha colto le grandi potenzialità di questo luogo...
In questo angolo di Salento, scorcio dall’ineguagliabile bellezza, il mare e le rocce saranno i protagonisti della tappa di Corsa in Montagna WMRA World Cup, seconda località italiana ad ospitare la Coppa del Mondo 2021 dopo Nasego nel bresciano e terza tappa italiana prima di decretare i vincitori nella gran finale con il Vertical Chiavenna Lagunc il 12 ottobre prossimi. Il percorso della WMRA World Cup prende il via dal ponte del Ciolo, fiordo incantato dalle acque cristalline, per poi risalire il canyon inerpicandosi sulla falesia tra la fauna e flora tipiche del territorio, all’interno dell’area protetta del Parco Naturale Regionale Otranto Santa - Maria di Leuca Bosco di Tricase. Il paesaggio è un susseguirsi di scenari antichi, in cui lo sguardo si perde tra le campagne di ulivi secolari, tratti di macchia mediterranea in cui crescono il fiordaliso di Leuca e l’orchidea selvatica, e le geometrie arcaiche dei campi delimitati da muretti a secco attraverso cui si intravedono le tipiche, oramai disabitate, “casseddhe”, le”pajare,” e i “furnieddhi”, rifugi secolari di pastori. La corsa continua fino ad arrivare al centro storico del paese di Gagliano del Capo, ad appena 144 mt sopra il livello del mare, che nel circuito raggiunge un dislivello complessivo di 870 mt (+496 mt e –374mt), fondamentale per lo standard della WMRA World Cup. Nel cuore del borgo, che nasconde nelle fondamenta dei suoi palazzi e case a corte molti frantoi ipogei, gli atleti correranno tra le stradine strette e lastricate delle caratteristiche "chianche".
Delle mura di cinta medievali di cui Gagliano del Capo era circondato, purtroppo oggi non è rimasta traccia, ma sulle rovine dell’antico castello medioevale ritroviamo Palazzo Ciardo, in cui ebbe i natali l’illustre artista Vincenzo Ciardo, e nei giorni in cui il cielo è limpido il panorama dal centro storico si spinge fino alle coste della Grecia e dell’Albania. Lungo la discesa ripida dal borgo verso il fiordo, ci si imbatte in terrazzi nella piccola e caratteristica Cappella della Madonna di Leuca, per poi ritrovarsi di nuovo sul sentiero sterrato che riporta all’insenatura rocciosa del Canale del Ciolo a tuffare lo sguardo verso l’Adriatico.
L’evento è soprattutto l’occasione per scoprire, in uno dei mesi migliori, le straordinarie ricchezze storiche e naturalistiche della località del Ciolo, nel comune di Gagliano del Capo, che ha già ospitato con successo una Youth Cup, un Mondiale Master, ed un Italiano Master. La località prende il nome dalla Grotta del Ciolo, lunga 100 mt con una inaspettata sorgente di acqua dolce all’interno e alla quale si può accedere solo dal mare, in cui le gazze ladre (le “ciole”, in dialetto salentino) vengono a nidificare e trovano rifugio insieme ad altre specie protette come le tartarughe marine e le foche monache.