LEDRO RUNNING 2019 - LEDRO (TN)
Sottotitolo: Cesare Maestri & Giovanna Epis... da record
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Cresce la qualità tecnica e inevitabilmente i record vengono frantumati. Non è quindi un caso se la 10.a Ledro Running ha visto il trionfo solitario di Cesare Maestri e Giovanna Epis...
L’edizione 2019 del giro podistico del Lago di Ledro, disputato sulla distanza di 9,36 chilometri con partenza ed arrivo a Molina, passa dunque agli annali come la gara più veloce di sempre: 28’41 per il trentino portacolori dell’Atletica Valli Bergamasche Leffe e 32’38 per la veneziana dei Carabinieri, che proprio in Valle di Ledro continuerà la preparazione con il suo tecnico Giorgio Rondelli in vista della maratona dei Mondiali di Doha di fine settembre. Dopo un periodo in altura la maratoneta veneta ha scelto la Valle di Ledro che oltre ad essere perfetta dal punto di vista dei tracciati notoriamente porta bene. Lo può confermare Yeman Crippa in ritiro in riva al lago a metà maggio e poi protagonista sinora di una grandissima stagione.
Campioni di ieri (Cova, Panetta, Demadonna….) e campioni di oggi. Le attese non sono state tradite grazie ad una edizione della Ledro Running da record con doppia vittoria in solitaria: Cesare Maestri, già vicecampione europeo di corsa in montagna nel 2018, ha preso ben presto il largo, precedendo sul traguardo l’azzurro Francesco Agostini (Atletica Casone Noceto, 29’04) ed il trentino Davide Raineri (Atletica Trento, 30’14). Ai piedi del podio si sono inseriti Giorgio Scialabba (Gp Parco Ali Apuane), Marco Montorio (Atletica Rigoletto) e Stefano Casagrande (Azzurra Garbagnate M.se) con al settimo posto il tunisino Ayemn Ayachi. Sono super soddisfatto, veramente fantastici il tracciato, il pubblico e il tifo. Ho vinto, ho fatto il record, quindi una bellissima giornata. Ci tornerò anche il prossimo anno - il commento del vincitore Cesare Maestri -. Mi ha colpito il tracciato. È prevalentemente veloce però presenta dei pezzi con strappetti in salita e tra una cosa e l’altra diventa veramente tosto. Bisogna correre forte in piano e cambiare il ritmo in salita. È un tracciato adatto alle mie caratteristiche. Siamo partiti veramente forte. Poi ho allungato assieme a Francesco Agostini, un ragazzo giovane e già forte. Sono riuscito a staccarlo verso il terzo chilometro e ho fatto gara solitaria. Devo fare i complimenti ad Agostini perché ha corso sui tempi del precedente record. Mi ha dato veramente una gran mano. Ora l’obiettivo è il Mondiale in Argentina.
Ampia e netta anche l’affermazione di Giovanna Epis: la giovane maratoneta croata Bojana Bjeliac ha provato a contenderle il successo, ma alla lunga ha dovuto alzare bandiera bianca ed accontentarsi della piazza d’onore (33’07) mentre a completare il podio ci ha pensato l’altra allieva di Rondelli Nicole Reina (Cus Pro Patria Milano, 34’20); quarto posto quindi per la bellunese Ilaria Fantinel (Esercito), seguita dalla bresciana di casa a Trento Mara Ghidini (Atletica Brescia 1950), compagna nella vita del trionfatore Maestri; da segnalare all’ottavo posto il piazzamento della triatleta Arianna Valenti (Gs Bondo) che solo poche settimane fa era stata protagonista, sempre in Valle di Ledro, del rinomato triathlon sprint Ledroman, un altro dei principali appuntamenti proposti da un territorio in grado di esaltare la pratica sportiva outdoor a tutto tondo. Per Giovanna Epis, un esordio vincente: Sono veramente contenta non tanto per il primo posto ma per le sensazioni avute in gara. Sono scesa ieri da Livigno e quando scendi dalla quota è sempre un’incognita perchè o stai benissimo o stai malissimo. Oggi ho voluto ascoltare le sensazioni, si guardavo i passaggi, ma non più di tanto, e alla fine mi è venuto una buona media vicino ai 3’25” che su un percorso così tecnico significa che il lavoro in quota è stato svolto bene. Programmi Futuri? Manca un mese ai Mondiale di Doha, sarà il mio primo impegno ridato e ci tengo particolarmente perchè l’altro anno ho dovuto rinunciare agli Europei di Maratona per un malanno. Quindi voglio riscattarmi al mondiale. Un Sogno a cinque cerchi? È un sogno e per ora lasciamo li. Diciamo che prima era solo un sogno adesso pian piano lo vedo un pò più vicino. Ma non sono ancora arrivata. Continuo a lavorare duro.