Diretta televisiva su Rai Sport e grande palcoscenico per la corsa in montagna con i gemelli che, intervistati da Elisabetta Caporale, hanno parlato dei sogni olimpici del movimento e rivissuto con parole emozionanti l'esperienza continentale di Arco. In gara, la loro esperienza nella "grande mela"  finisce rispettivamente in 2h27'42 e 2h37'57. Discreto esordio per Bernard e qualche difficoltà in più causa un acciacco fisico per il gemello Martin. Per la cronaca i vincitori 2016 sono stati Mary Keitany e Ghirmay Ghebreslassie.

Ma torniamo ai gemelli. Martin, che aveva all'attivo il 2h18'20 corso questa primavera alla Maratona di Roma, è arrivato a New York in non buone condizioni fisiche a causa dello stiramento del tendine dell'alluce. Bernard, invece, si è presentato con una preparazione un po' corta essendoci stato poco tempo dopo i mondiali di corsa in montagna disputati a settembre per lavorare sulla massima distanza olimpica. Il cuneese regge bene infatti sino al 30° km (dove passa in 1h41:23, passaggio alla mezza in 1h09'39) per poi calare nel finale.

Nulla di diverso rispetto a quanto preannunciato alla vigilia, sopratutto se si pensa che New York è da sempre una delle maratone più difficile da correre per i diversi sali e scendi e per i ponti da percorrere. Soddisfazione però per entrambi per essere arrivati al traguardo di Central Park.

Tornati in Italia con un nuovo bagaglio di esperienza, li attende un nuovo periodo di preparazione che li porterà a tornare a cimentarsi sui 42,195km in primavera.

PODIO DONNE:
1. Mary Keitany, Kenya
2. Sally Kipyego, Kenya
3. Molly Huddle, United States
PODIO UOMINI:
1. Ghirmay Ghebreslassie, Eritrea
2. Lucas Rotich, Kenya
3. Abdi Abdirahman, United States