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La campionessa austriaca sigla anche il nuovo record del percorso (1h29:41). Sul podio Francesca ed Erica Ghelfi. Aymonod ha la meglio sul campione eritreo Petro Mamu e su Francesco Puppi....
È l’edizione delle prime volte. Così possiamo definire il XXXIII Challenge Stellina, un’edizione da record visto il tempo stratosferico della vincitrice della prova femminile, l’austriaca Andrea Mayr, regina della corsa in montagna, sei titoli mondiali all’attivo, che gli organizzatori dell’Atletica Susa Adriano Aschieris sono riusciti a portare nel cast della corsa che ricorda la Battaglia delle Grange Sevine del 26 agosto 1944. Prima volta sui sentieri di Susa per Mayr e prima volta per una donna sotto il muro delle 1h30:00 (quindicesimo posto nella classifica assoluta). Per lei 1h29:41, tempo che vale il record del percorso in una edizione in cui le donne corrono sullo stesso tracciato degli uomini, con partenza dall’Arco di Augusto di Susa e arrivo a Costa Rossa, per 14,3 km con 1630 metri di dislivello. Successe solo nel 2018, quando vinse l’irlandese Sarah Mc Cormack in 1h35:54.
Sul podio con Andrea Mayr le due protagoniste della corsa in montagna in Italia di questa stagione: Francesca ed Erica Ghelfi, nell’ordine, con Francesca che chiude in 1h34:55, crono anche questo sotto il precedente record della Mc Cormack, mentre Erica taglia il traguardo in 1h37:46. Anche per Francesca Ghelfi è stata la prima volta su questi sentieri. La prova femminile vede ancora nelle parti alte della classifica la keniana dell’Atletica Saluzzo, Lucy Wambui Murigi, chiudere al quarto posto (1h39:20) seguita dalla slovena Mojca Koligar (1h40:16), dalla spagnola Sarah Alonso (1h43:07) e dalla portacolori dell’Atl. Saluzzo Nadia Re (1h43:16).
Alle prime volte si aggiunge quella di Henri Aymonod. Il valdostano dell’U.S. Malonno aveva già corso il Challenge Stellina, fu terzo nell’edizione del 2020 che assegnava i titoli italiani in prova unica. Quest’anno però era arrivato a Susa da leader della classifica del World Mountain Running Ranking, e il risultato odierno conferma la sua leadership mondiale: primo al traguardo di Costa Rossa in 1h19:32 davanti al campionissimo eritreo Petro Mamu (1h19:45) con Francesco Puppi, terzo attualmente del ranking mondiale, a completare il podio (1h20:18). Si torna dunque a correre sotto il muro dell’1h20:00 come non accadeva dal 2018 (vittoria del norvegese Johnathan Bugge in 1h19:47). Al quarto posto una buona prova per Martin Dematteis (Sportification) che qui vinse nel 2010 e 2012: 1h22:22 per lui al traguardo di Costa Rossa. Nella top ten della classifica anche i francesi Quentin Meyleu (1h23:38) e Jerome Blanc (1h23:49), il portacolori del G.S. Orobie Alex Baldaccini (1h24:22), il keniano dell’Atl. Saluzzo Eric Muthomi Riungu (1h24:27), Mattia Bertoncini del GSA Valsesia (1h24:44) e Luca Cagnatidell’Atl. Valli Bergmasche Leffe (1h24:52).