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CAMPIONATI MONDIALI 2022

Sottotitolo: 
Vender migliori degli azzurri nell'up & down. Italia bronzo al maschile...

6/11/2022
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mondiali tailandia
corsa in montagna
up & down

Si chiude con gli ugandesi che danno spettacolo portandosi a casa tre ori individuali su quattro, la rassegna iridata tailandese che, nell’ultima giornata di gare ha visto correre gli specialisti del mountain running classic nella formula up & down.

Sul gradino più alto del podio con al collo la medaglia più prestigiosa sono stati Samuel Kibet e Rebecca Cheptegei. L’Italia chiude bene, trascinata dal giovane Alberto Vender e dal capitano Cesare Maestri,  con un bronzo a squadre che ribadisce la forza del team.  

 

 

GARA UOMINI:

vince Samuel Kibet in 40’02” sul keniano Patrick Kipngeno 40’12” e sull’altro ruandese Timothy Toroitich 40’26”. Migliore degli azzurri Vender 7° in  42’26”, seguito da Cesare Maestri 9° in 42’27”.  Seguono Chevrier (14°), Pattis (28°).   

 

 

GARA DONNE: 

tutte dietro Rebecca Cheptegei (Uga) che vince in 46’25”, davanti alla connazionale Annet Chemengich Chelangat (46’52”) e all’americana Allie Mclaughlin  48’31”. Migliore azzurra Sara Bottarelli (14ª) seguita da Alice Gaggi (18ª), Valeria Roffino (27ª) e Vivien Bonzi (32ª). Italia 5ª nella classifica per team  

 

 

GARA JUNIOR:

dominio ugandese anche nella sfida junior maschile, primo azzurro Elia Mattio (9°), seguito da Giolitti (17°), Bardea (22°), Moretto (24°) con Italia 6ª nella classifica per team. Meglio al femminile con il bronzo individuale di Axelle Vicari e l'argento team delle azzurrine grazie a Hofer (5ª), Vucemilllo (10ª) e Bonino (22ª).

 

 

IMPRESSIONI A CALDO:

Alberto Vender: «Nelle ultime settimane avevo buone sensazioni quindi mi sono approcciato a questa gara con fiducia e senza avere timori reverenziali. La gara è stata lanciata a ritmi altissimi abbia fatto il primo 1000 a 2’55 penso e poi la salita è stata molto intensa saranno stati 20 minuti e dove sono riuscito a recuperare qualche posizione. In cima ho scollinato intorno alla decima posizione, ci siamo dati una mano con tutto il team Italia perché eravamo lì vicini: quando magari ci passavamo ci facevamo un incitamento e quello è stato senz'altro d'aiuto, come d’aiuto è stata la gente del team presente sul percorso in diversi punti. La discesa è passata per mia fortuna indenne nel senso che sono sceso abbastanza bene non sono riuscito a fare la differenza perché in cima comunque ero abbastanza al gancio. On fondo che ero ottavo vedevo Cardona Oriol, nei 1500 m da correre finali sono riuscito a prenderlo a superarlo e a guadagnare ancora una posizione e arrivare settimo… quindi sono stato molto contento. In più abbiamo fatto pronto a squadre dietro l'Uganda che era imprendibile e dietro la Spagna che oggi aveva una squadra di tutto rispetto».

 

(Foto Marco Gulberti)