MEMORIAL BIANCHI 2012 - MALONNO (BS)
Sottotitolo: Amarcord in Valle Camonica...
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A pochissimi giorni dallo start della 49^ edizione rituffiamoci nella storia e nel prestigio della grande classica Camuna di Corsa in Montagna...
Il vezzo di denominarsi addirittura “PAESE DELLA CORSA IN MONTAGNA” potrebbe a qualcuno sembrare eccessivo, ma tanta davvero è la passione ed il legame che ancora oggi esiste tra la comunità dell’Alta Valle Camonica e la disciplina sportiva che meglio di tutte si adatta alla conformazione di un comune che ha il suo cuore pulsante nel capoluogo a valle ma anche una massiccia ramificazione di strade e sentieri per raggiungere le innumerevoli frazioni e contrade che lo circondano. In 49 anni di storia la gara di corsa in montagna è stato il filo conduttore che ha visto prima nascere, poi crescere e maturare l’Unione Sportiva, testimone dei cambi generazionali, culturali e finanche fisiologici di uno sport che a Malonno continua ad affondare radici solidissime. Giusto e divertente intraprendere l’avvicinamento a domenica 5 agosto 2012 rivivendo e riscoprendo alcune pillole di una storia unica ed appassionante.
TRA CRONOSCALATE RUGGENTI, IL MITO DI FLETTA ED I “NUOVI EROI”…
“Erano” i mitici anni ’60 allorquando un manipolo di audaci decise di organizzare una manifestazione podistica come tante in quegli anni animavano le estati camune. Luogo individuato per l’arrivo fù NARCOS, presso la tenuta della famiglia Corazzina, che per oltre 25 anni sarà parte attiva e patrocinante della gara. Al mattino la gara, poi la festa, con gran parte del paese che per un giorno si riversava nei prati di NARCOS. Dopo alcuni anni di sfide tra atleti locali il 1969 vede l’avvento della prima grande icona tutt’oggi celebratissima ad ogni sua visita: COSTANTINO FELTER, il fenomenale podista gardesano vince per 7 volte filate, imponendo un dominio impressionante che solo un eroico GIUSEPPE BUTTA’ saprà spezzare nel 1976. Nel frattempo l’arrivo si è spostato da Narcos al Campass e l’anno dopo, siamo nel 1977, giunge in quella località che ne consacrerà il prestigio: FLETTA. Nasce cosi la Malonno-Fletta, un marchio a fuoco, una griffe con cui le carriere di tanti campioni, europei e mondiali, hanno per decenni impreziosito il proprio palmares: si parte a cavallo della fine anni ’70 inizio ’80, con le sfide tra PRIVATO PEZZOLI (3 titoli) ed ALFONSO VALLICELLA (4 titoli), tra cui a turno hanno saputo inserirsi nomi del calibro di Terzer e quel Gianni De Madonna per anni anche stimato tecnico FIDAL.
Ma gli anni ’80 corrono veloci ed al loro crepuscolo sono testimoni della consacrazione di un altri indimenticabili e spettacolari protagonisti della corsa tra le montagne: COSTANTINO BERTOLLA (3 titoli) e l’olimpionico di maratona ad Atlanta 96 DAVIDE MILESI (Malonno-Fletta 1991). Anni di fuoco per la Malonno-Fletta, che nel frattempo consolida la gara giovanile come vera fucina di talenti (A Malonno hanno vinto da Junior i vari Agostini, Abate, Manzi, Bonetti, Rinaldi) e lancia la gara femminile (prima edizione 1991, Rossella Gaddo). I tempi sono maturi per un altro “imperatore” ..e l’imperatore arriva: ANTONIO MOLINARI da Civezzano un bel giorno si presenta alla Malonno-Fletta e la storia della gara non sarà più la stessa. Istrione e showman impareggiabile, il grande Molinari è il primo vero “personaggio” del movimento della corsa in montagna. A Fletta stabilisce il proprio santuario, vincendo 8 edizioni (record) di cui 6 consecutive (altro record) e facendo impazzire letteralmente folle di appassionati che salgono in massa in Fletta già la sera prima dell’evento, dando vita alla tradizione della festa notturna pre-gara, per tantissimi anni vero “evento nell’evento” e tradizione delle giovani generazioni malonnesi (sono davvero pochi quelli della “generazione x” che non hanno passato almeno una notte intorno al fuoco di Fletta in festeggiamenti e bagordi).
Il regno di Molinari si protrae fino al nuovo millennio, quando nel 2003 un altro spartiacque nella storia di questa manifestazione ha luogo: l’addio a Fletta e la discesa verso Malonno Capoluogo: per ovviare alle crescenti richieste in termini di logistica e servizi, l’Unione Sportiva opta per partenza ed arrivo nel centro del paese: l’esordio è di quelli che mai si scordano, con il trionfo di un certo MARCO DE GASPERI che se possibile spezzerà, da lì in poi, ancor più cuori di Molinari tra i malonnesi. Solo il tempo di una tripletta griffata MARCO GAIARDO (2004-2005 da solo e 2006 a staffetta) e poi è ancora DE GASPERI, per altre 4 volte in fila, prima dello scorso anno, in cui un altro RE che risponde al nome di BERNARD DEMATTEIS ha reclamato la propria corona, al termine di una delle edizioni qualitativamente migliori in assoluto (al via tutti i top 20 italiani) ma anche tra le più terribili climaticamente (sotto un vero diluvio), ma d’altronde una vittoria e la gloria nel PAESE DELLA CORSA IN MONTAGNA valgon bene un po’ di pioggia e fango…