EL RETO VERACRUZ-PICO DE ORIZABA IN MENO DI 15H
Sottotitolo: Bell'impresa per il biker orobico Marzio Deho
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Marzio Deho con l`altro forte biker bergamasco Johnny Cattaneo nei giorni scorsi in Messico, sono riusciti a realizzare il loro progetto denominato "El Reto Veracruz - Pico de Orizaba", che avevano iniziato a progettare ben 3 anni fa...
Il bergamasco partito da Veracruz (mare) ha percorso circa 200 km ed ha affrontato un dislivello di 7100m, prima in sella alla bici da corsa poi in mtb quindi con i ramponi è salito sul Pico de Orizaba la montagna più alta dell'America Centrale. Il tutto in 13 ore e 22 minuti. Marzio Deho con l`altro forte biker bergamasco Johnny Cattaneo nei giorni scorsi in Messico, sono riusciti a realizzare il loro progetto denominato "El Reto Veracruz - Pico de Orizaba", che avevano iniziato a progettare ben 3 anni fa. Consisteva nella salita al Pico de Orizaba che, con i suoi 5.610 metri è la vetta più alta del Messico e dell'America Centrale, partendo dalla parte più bassa possibile, dal mare.  I programma prevedeva lo start dalla spiaggia di Veracruz con la bici da strada fino a raggiungere i 2700 m, qui era previsto il cambio con la mtb fino ai 4200 m del rifugio Piedra Grande per poi proseguire a piedi attraverso il ghiacciaio di Jamapa fino alla vetta.
Inizialmente si era pensato a compiere l`impresa entro le 24 ore ma dopo aver rimandato il progetto un paio di volte per problemi organizzativi di logistica, un forte alpinista locale Hector Ponce de Leon (tra l`altro 3 volte salitore all'Everest) nel mese di aprile aveva anticipato i 2 bergamaschi nella realizzazione riuscendo a compiere la completa salita in poco meno di 15 ore e mezzo. A questo punto l`obbiettivo era diventato quello di compiere l`impresa intorno alle 15 ore non stop. Grazie all`appoggio della segreteria del turismo di Veracruz, molto entusiasta di poter partecipare a questa iniziativa, della Polizia per la sicurezza stradale ed un gruppo di amici al seguito per l`assistenza capitanati da Gilberto Soliman e con la partecipazione di Gibo Simoni in veste di driver del mezzo di trasporto tecnico l'impresa è stata realizzata nei giorni scorsi.
Dopo le foto di rito con le autoritá locali, sul lungo mare di Boca del Rio (Veracruz) in piena notte alle 23 in punto veniva dato lo start. Marzio e Johnny in compagnia dell`amico danese Soren Nissen intraprendevano questa lunga impresa, grazie alla polizia tutte le strade della città di Veracruz al passaggio degli atleti erano chiuse al traffico. La scorsa è durata per oltre 150km fino al cambio con la mtb. Tutto è proceduto senza intoppi con un ottimo ritmo, al di sopra delle aspettative, fino al cambio con la mtb quando si era già sulle montagne e le pendenze si facevano importanti. Si doveva infatti salire fino a Piedra Grande dove i bikers hanno affrontato una salita lunga e molto impegnativa, con fondo molto sconnesso, scavato dalle precipitazioni. Purtroppo durante la salita al rifugio Johnny Cattaneo accusava sia la fatica che l'altitudine (che fa brutti scherzi) ed era costretto a rallentare proseguendo con il proprio passo anche perché i chilometri da percorrere erano ancora molti, mentre ci si avvicina ai 4000 m di quota.
A questo punto Marzio Deho decideva di proseguire da solo e dopo 8 ore 24 minuti arriva ai 4200 m del rifugio per il nuovo cambio d`assetto, attrezzatura da montagna e via. Qui cominciava la parte più impegnativa soprattutto per la fatica accumulata per arrivare fino a quella quota, con un ottimo ritmo oltre che per il cambio del gesto atletico. Fino ai 5000 m il passo del corridore di Ranica era ancora buono ma da li in poi un pò per la quota, un pò per il fondo nevoso poco compatto (il sole la stava sciogliendo) la salita iniziava ad essere un calvario. Salire con I ramponi ai piedi il ripido pendio sembrava una "mission impossibile" ma Deho proseguiva imperterrito e dopo aver percorso circa 200km e 7100m di dislivello ed il tempo complessivo di 13 ore 22 minuti arrivava sul Pico de Orizaba. L'obbiettivo era raggiunto con grande soddistazione di tutto il team che lo aveva assistito, c'era riuscito in meno di 15 ore. Bravo Marzio!