RED BULL X-ALPS 2013 - SALZBURG TO MONACO
Sottotitolo: Maurer vince a tempo di record....
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Christian “Chrigel” Maurer (SUI1) ha vinto l’edizione 2013 del Red Bull X-Alps. L’atleta svizzero ha attraversato le Alpi da Salisburgo a Monaco in soli 6 giorni 23 ore e 40 minuti...
È una tripletta per l’asso svizzero, che aveva già vinto l’edizione 2009 e 2011 della competizione. Il suo record - due giorni meno rispetto all’edizione del 2009 - è davvero un tempo straordinario, considerando che il percorso di quest’anno è il più lungo mai affrontato in dieci anni di storia del Red Bull X-Alps.
“È un risultato davvero sorprendente” ha affermato Hannes Arch, ideatore della competizione “Portare a termine la gara in 7 giorni è qualcosa che non pensavo possibile. È semplicemente il migliore atleta al mondo. Non commette nessun errore, questo è il suo segreto.”
Sabato sera Maurer si trovava a soli 20 km da Monaco. Domenica mattina è stato in grado di camminare fino all’ultimo check point a Peille, che ha raggiunto alle 11:10 del mattino, ora locale. Tuttavia la tradizione vuole che la gara non venga considerata completata fino a quando gli atleti non ripongono il galleggiante di atterraggio sul mare e Maurer lo ha posizionato alle 12:53.
Tutti gli occhi sono ora puntati sul resto della gara. Clement Latour (FRA1), l’avversario più vicino a Maurer, è a 300 km di distanza e sta ora conducendo un gruppo di atleti agguerriti, tutti desiderosi di raggiungere Monaco prima che la gara si chiuda venerdì 19.
La lotta per il secondo posto si sta dimostrando una battaglia avvincente: Latour, Jon Chambers (GBR) e Antonie Girard (FRA2) stanno duellando per recuperare posizioni negli ultimi 500 km. È un vero testa a testa e nessuno riesce a prevedere chi sarà il vincitore.
La gara è davvero accesa. Paul Guschlbauer (AUT1), Ferdinand Van Schelven (NED) e il campione del mondo di parapendio Aaron Durogati (ITA1) stanno sgomitando per un posto tra i primi 5. Toma Coconea (ROM), conosciuto per la sua forte resistenza durante la corsa, è sicuramente un altro da tenere sott’occhio: deve ancora ritirare il suo Night Pass e, se corresse per tutta la notte, potrebbe ancora rivelarsi un degno avversario.
Dopo sette giorni di gara, la fatica sta iniziando a prendere il sopravvento sugli atleti. Stephan Haase (USA2), infatti, stava soffrendo per delle vesciche infette e nonostante i consigli dei medici di fermarsi, sperava di poter continuare.