Difficile dire se quella attrezzata i giorni scorsi da Marco Camandona, Francois Cazzanelli e Emrik Favre sia o meno una via nuova. Al riguardo, la conferma definitiva la si avrà solo al rientro della spedizione a Katmandu. Sta di fatto che ora l'equipe valdostana, che vanta al proprio interno alcuni dei migliori organizzatori di gare scialpinistiche a livello mondiale, è pronta per l'attacco alla vetta. 

Nelle prossime ore il terzetto composto da  Adriano Favre,  Marco Camandona e Alain  Marguerettaz tenteranno l'affondo finale ripercorrendo la via che, in cresta, porta sino all'anticima  del Churen Himal. Da qui scenderanno 300 metri di dislivello per raggiungere un colletto a 7000m di quota e provare a salire sulla cima vera e propria...

«E'stata dura, ma il grosso è fatto - ci ha raccontato il giovane alpinista dell'Esercito Francois Cazzanelli -. Visti i cambiamenti del ghiacciaio che hanno vanificato i nostri itinerari di discesa, abbiamo dovuto smazzarci questa impegnativa via in cresta. Non sappiamo ancora se si possa parlare o meno di una prima ssoluta. Quello lo sapremo solo al nostro rientro a Katmandu... Quello che so è che è stata dura. Ora speriamo che tutto vada per il meglio e che Marco, Adriano e Alain arrivino in cima. A noi toccherà il compito di rimuovere le fisse e assicurare la loro discesa».