TOR DES GEANTS 2024
Sottotitolo: Day two, classifica stavolta e molti colpi di scena....
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Tor des Géants® rimescola le sue carte, ma il risultato non cambia: la sfida in vetta tutta francese si fa sempre più avvincente.
Beñat Marmissolle sembrava in totale controllo fino al Rifugio Coda, con un quarto d’ora di vantaggio sugli inseguitori. Poi, nei pressi del Rifugio della Barma, il colpo di scena: l’allora leader della classifica crolla pochi metri prima, in debito di energie e con problemi di stomaco, e il primo a entrare è Martin Perrier, in grande forma già nella risalita della Valle di Gressoney, dove ha recuperato quasi un’ora su François D’Haene dopo l’uscita dalla Base Vita di Donnas.
D’Haene, dal canto suo, si è fermato a riposare qualche minuto a Sassa e sembra iniziare a patire la fatica dopo aver superato la sua “classica” distanza di 100 miglia, ma non demorde e entra alla Barma 19 minuti dopo Perrier, seguito a 10 minuti da Louis Calais, che ha saputo mantenere grande costanza. Alle 17.21 Marmissolle entra al Rifugio della Barma, a 40 minuti dalla testa.
Superlativo quello che stanno facendo le donne del TOR330, in particolare le prime tre: Katharina Hartmuth è arrivata al Rifugio Coda dopo 31h52’ al nono posto assoluto, con circa due ore e mezza di anticipo sui tempi del record di Sabrina Verjee del 2022. Proprio la britannica si trova al secondo posto, staccata di oltre un’ora e mezza dalla svizzera, in compagnia di Lisa Borzani, rispettivamente in 12ª e 13ª posizione assoluta, che ha recuperato mezz’ora di ritardo nella base vita di Donnas.
TOR450 – TOR DES GLACIERS, CONTINUA LA MARICA SOLITARIA DI TIAAN ERWEE E KATJIA FINK
Dopo tre giorni di corsa, resta immutata la classifica del TOR450 – Tor des Glaciers, sia in campo maschile che femminile. Tiaan Erwee non ha rivali e una volta giunta al Rifugio della Barma, sorridente e rilassato, per pranzo si è concesso una pizza, una bibita fresca e due chiacchiere con Stephanie Case, quest’anno arruolata come VolonTor perché in dolce attesa. Dietro di lui, il vuoto: staccati di circa sei ore ci sono l'italiano Alessandro Roncato e il tedesco Volker Fohrmeister.
Sono soltanto otto, invece, le donne ancora in gara, sui 130 atleti in classifica: in questo caso, sembra essere più aperta la partita per la vittoria, con Katja Fink che conserva un paio di ore scarse di vantaggio sul tandem ormai consolidato formato da Marina Plavan e Erika Flavelle.