SAUCONY DOLOMITI EXTREME TRAIL 2024
Sottotitolo: Nella 103 K trionfano l’altoatesino Martin Graf e la polacca Marta Wenta....
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Oltre alla gara regina, la prima giornata dell’evento della Val di Zoldo ha proposto la 72 K (con vittoria del lombardo Gionata Cogliati e della russa Ekaterina Luzina) e la 55 K (successi per l’elvetico Nico Dalcolmo e per la finlandese Pirjo Saukko)...
La prima giornata di Saucony Dolomiti Extreme Trail conferma l’internazionalità dell’evento che si corre sui sentieri della Val di Zoldo, nel cuore delle Dolomiti Bellunesi patrimonio dell’umanità Unesco. Tanti infatti sono stati gli atleti stranieri protagonisti delle gare più lunghe e difficili, quelle appunto che hanno caratterizzato la prima giornata, disputata tra venerdì 7 e sabato 8 giugno: la gara regina, cioè la 103 K (7.150 i metri di dislivello), la 72 K (5.550 metri di dislivello) e la gara storica, la prima nata, cioè la 55 K (3.800 metri di dislivello). Complessivamente, i concorrenti alla Saucony Dolomiti Extreme Trail, che celebra in questo 2024 l’undicesima edizione, sono 2.600. Diverse le sinergie con i partner del territorio, a cominciare da Silcon Plastic e Sinteco, e con brand internazionali: oltre al title sponsor Saucony, Enervit Sport Nutrition Partner, Karpos (sponsor tecnico), Ford (con il brand Bronco). Media partner Radio Piterpan.
Partenza alle 22 di venerdì 7 giugno per la 103 K, con 350 concorrenti a confrontarsi. Partenza forte per il “padrone” di casa, lo zoldano Tullio “Ronnie” Corazza, che transita per primo nella zona del rifugio Pramperet, attorno al ventesimo chilometro. Le cose cambiano già al passo Duràn (trentesimo chilometro), con l’austriaco Gerald Fister, diverse volte protagonista in Val di Zoldo, a transitare per primo, con un vantaggio di poco più di due minuti sullo sloveno Jon Lihteneger Vidmajer. Fister al comando anche nel passaggio a Forcella Staulanza (sessantesimo chilometro), dove Lihteneger Vidmajer riesce a dimezzare lo svantaggio.
A Zoppè di Cadore (settantesimo chilometro) l’austriaco e lo sloveno passano appaiati mentre in terza posizione transita il trevigiano Andrea Paladin e in quarta l’altoatesino Martin Graf, staccati rispettivamente di 13’42” e 14’09”. Al passaggio a Forcella Cibiana, attorno al novantesimo chilometro, Lihteneger Vidmajer pare avere la gara in pugno: al rilevamento passa infatti con 6’17” su Fister e con 6’32” su Graf. Quest’ultimo, però, ha in serbo la carta vincente, vale a dire le sue doti di discesista, doti che fa valere lungo l’impegnativa discesa della “Calàda”, nella zona del Bosconero, per andare a raggiungere e poi superare il leader e quindi vincere in perfetta solitudine sul traguardo di Forno di Zoldo, con il tempo di 13h58’04”. Sul podio salgono anche, nell’ordine, Jon Lihteneger Vidmajer, staccato di 4’49” e Gerald Fister, con un ritardo di 9’46”. A completare la top five Tullio Corazza (+1h00’18”) e Andrea Paladin (+1h23’09”).
La gara femminile ha visto il dominio di Marta Wenta: la ricercatrice polacca, che lavora in Germania, è stata in testa alla prova in rosa dal primo all’ultimo metro, conquistando il terzo successo nella Saucony Dolomiti Extreme Trail con il tempo di 15h52’06”. Sul podio con Wenta Valentina Michielli, di Cortina d’Ampezzo, e la padovana trapiantata in Valle d’Aosta Lisa Borzani, staccate rispettivamente di 1h33’03” e di 1h59”04”. La canadese Mandy Malick e l’italiana Giorgia Nichetti hanno completato la top five.
Per quanto riguarda la 72 K, i successi sono andati alla russa Ekaterina Luzina e al lombardo Gionata Cogliati, mentre nella 55 K i più veloci sono stati la finlandese Pirjo Saukko e lo svizzero Nico Dalcolmo.
Domani, domenica 9 giugno, si svolgeranno le due gare “brevi”, cioè la 22 K (1.300 metri di dislivello) e la 11 K (700 metri di dislivello), e la gara per i più piccoli, la Mini Dxt su tracciato ridotto (2 chilometri e mezzo) e con ostacoli artificiali a rendere il tutto più divertente.
Tutte le informazioni relative all’evento sono reperibili sul sito www.dolomitiextremetrail.com.