GRANDE SUCCESSO PER IL TOR DES GÉANTS® AL TRENTOFILMFESTIVAL
Sottotitolo: Sala gremita per l'Endurance Trail nel cuore dei 4 giganti delle Alpi....
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Il pubblico del TrentoFilmfestival ieri ha invaso la sala di Palazzo Roccabruna per la presentazione di “Tor des Géants® - L'endurance trail della Valle d'Aosta” & “Elogio del limite”....
Gremita la sala che ieri ha ospitato la presentazione dei due libri sul Tor des Géants® al 60esimo TrentoFilmfestival. Al tavolo dei relatori, moderati da Laura Ciarallo del TG5, Fabrizio Pistoni, autore di “Elogio del limite”, Stefano Torrione e Paola Pignatelli con “Tor des Géants® - L'endurance trail della Valle d'Aosta” e l’assessore al turismo della Valle d’Aosta, Aurelio Marguerettaz.
Il pubblico del TrentoFilmfestival ieri ha invaso la sala di Palazzo Roccabruna per la presentazione dei due libri dedicati al Tor des Géants®: “Tor des Géants® - L'endurance trail della Valle d'Aosta” il racconto fotografico di Stefano Torrione, fotografo ufficiale della manifestazione nel 2010 e 2011, e “Elogio del limite”, il diario di gara, dell'imprenditore e trailer Fabrizio Pistoni, finisher al Tor del 2010.
«Voglio ringraziare il TrentoFilmfestival – ha esordito l’assessore al turismo della Regione Autonoma Valle d’Aosta – per l’invito a raccontare delle nostre montagne e dei bellissimi percorsi attraversati dal Tor des Géants. Luoghi straordinari che però passano in secondo piano nei racconti dei partecipanti al Tor, che ricordano sempre la straordinarietà del popolo e dei volontari valdostani».
Lo conferma anche Fabrizio Pistoni: «Ho dedicato il mio libro ai volontari, persone che ti ringraziano perché sei lì a fare la gara. In quei momenti, l’unica moneta che avevo a disposizione per ricambiare era un sorriso. Ci tenevo a ringraziarli concretamente». A proposito del suo libro: «Racconto il limite, che non è un regolamento ma è il confronto con quello che sei».
Due modi diversi, ma ugualmente intensi, di vivere il Tor des Géants®: «Mi sono mosso in tutti i modi possibili, in elicottero, in auto, a piedi, anche di notte, per immortalare lo spirito del Tor, per riuscire a stare dentro la gara. Il risultato è questo libro, non solo artistico ma di informazione geografica, di scoperta, anche per me che sono valdostano, della Valle d’Aosta».