ANNAPURNA MANDALA TRAIL 2012 – NEPAL
Sottotitolo: Dopo il 2° posto 2011, lo svizzero Marco Gazzola ci riprova…
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Intervista al trailer ticinese del Team Salomon Carnifast....
In partenza per la Valle del Mustang dove è in programma l’Annapurna Mandala Trail 2012, il portacolori del Team Salomon Carnifast ci ha confidato le sue sensazioni e impressioni, in vista anche dei prossimi impegni agonistici….
Se gli italiani vedono gli svizzeri come tipi “super seri”, metodici e introversi…. Beh allora Marco Gazzola deve essere un romagnolo trapiantato oltre confine. Sorridente, guascone e decisamente estroverso, questo ticinese che, come Dorando Pietri alle olimpiadi del 1908, è divenuto più famoso per la mancata vittoria che per il 1° posto in classifica al Tor de Géants 2011, ha prontamente risposto alle nostre domande alla vigilia di un viaggio in Nepal che lo vedrà affrontare 300 km con 12.500 m di dislivello positivo spalmati in 11 tappe.
Annapurna Mandala Trail 2012. Ti ripresenti al via dopo il 2° posto 2011 con quali obiettivi?
«Come ogni viaggio-gara vado alla scoperta di nuovi luoghi, culture, usanze e costumi. In questo tipo di competizione il risultato e piazzamento sportivo è di secondo piano quindi anche essendo arrivato 2° l’anno scorso ciò non mi “condiziona”. Conoscendo già il luogo di partenza-arrivo, Jomson a 2800m., ci andrò subito per godermi appieno della natura facendo un mini-trekking solitario di 2 giorni».
Nepal, Valle del Mustang, 300 km 12.500 m D+ in 11 tappe. Parlaci di questa gara...
«La valle del Mustang è protetta: un angolo inviolato del Nepal dove vengono concessi 1000 permessi all’anno (assai costosi). E’ particolarmente arida con conformazioni rocciose causate dall’erosione molto particolari. Si trova al confine con il Tibet dove al momento le vie comunicazione sono alquanto scarse e quindi le popolazioni locali vivono del quel che hanno. Il nostro viaggio è anche “solidale”: ogni atleta porterà con sé vestiti caldi che verranno regalati alla gente».
Come l'hai scoperta e che ricordi ti ha lasciato la tua precedente esperienza?
«Già l’anno scorso gli organizzatori mi parlarono di questa valle stupenda. Poi, caso vuole, l’organizzatore (Bruno Poirier) a mia insaputa aveva messo in palio un premio particolare per l’edizione 2012…e quale 2° e “non Nepalese” quest’anno posso partecipare tramite invito. L’esperienza in Nepal mi ha riempito il cuore, ho veramente sentito il “mal di Nepal” e quindi occasione migliore non poteva essere per ritornarci».
Come ti sei preparato per questo appuntamento?
«A dire il vero niente di particolare. Ho trascorso l’inverno facendo gli allenamenti durante la pausa di mezzogiorno e le uscite lunghe al weekend. Ho affinato il contenuto dello zaino visto che la gara è in semi-autosufficienza e quindi ognuno si porterà tutto il materiale personale tra i quali sacco a pelo, indumenti termici, farmacia, ramponi-corda-moschettone per un peso totale di circa 5 kg».
Torniamo alla gara chi sono gli avversari che più temi e, forte della tua precedente esperienza, le maggiori difficoltà che potresti incontrare?
«Avversari? Sono felicissimo di rincontrare gli amici Nepalesi, di correre e condividere con loro i momenti indimenticabili che trascorrerò in loro compagnia prima, durante e dopo ogni tappa. C’è sempre l’incognita della quota, spero come l’anno scorso di riuscire ad acclimatarmi in maniera ottimale nei giorni prima del raggiungimento del Thorung-la a 5’416m».
Guardando avanti, quali saranno i tuoi prossimi appuntamenti 2012?
«Rientro al 23 aprile, lavoro alcuni giorni e al 27 aprile riparto per la Sardinia Trail, gara di 90 km in 3 tappe, e godermi appieno la mia prima visita in Sardegna. A inizio luglio la Swiss Irontrail nel Canton Grigioni e a inizio settembre il Tor des Géants. E chi lo sa, forse farò una qualche altra gara, tutto dipende dalle gambe. Per il resto che dire se non….Namasté»
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