RED BULL K3 2017 - SUSA (TO)
Sottotitolo: Parterre di livello per una 4ª edizione stellare....
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Campioni internazionali, i migliori italiani per una gara che è già leggenda....
Quarta edizione per il Red Bull K3, che è diventata già ormai una classica dello skyrunning. Meno di 10 km e 3030 m di dislivello positivo, questi i dati impressionanti della gara che parte da Susa e arriva in vetta al Rocciamelone a 3538 m di quota. Quest’anno la prova fa parte del Vertical Kilometer Wolrd Circuit, prestigioso circuito mondiale di gare di Vertical Kilometer.
IL PERCORSO
Un tracciato che solo a guardarlo fa sentire l’acido lattico che brucia i muscoli e il cuore che batte all’impazzata, difficile pensare a qualcosa di più “dritto”. Il Red Bull K3 in soli 9,7 km ti porta dalla cittadina di Susa ( con vero start al Santuario di Mompantero) ai 3538 m del Rocciamelone, con ben 3030 m D+, un’unica volata verso il cielo.
I primi 4,4 km che portano al “Trucco” prevedono 1170 m D+, con alcuni strappi “severi” ma con pendenza media accettabile. Poco dopo il 6 km inizia il leggendario pratone, il percorso è una linea retta inizialmente con pendenze umane, ma presenta un conto salatissimo nella parte finale, 500 m con ben 300 m D+, un vero muro, al quale seguono alcune centinaia di metri per raggiungere il Rifugio Ca’ d’Asti. Qui si parte per il tratto “lunare” della gara, tra pietraie e tratti attrezzati, manca solo 1 km e 600 m al “Roccia” ma sono ancora 700 i metri di dislivello da superare e la quota può farsi sentire. Ma quando si raggiunge la vetta, lo spettacolo è semplicemente grandioso. La statua bronzea della Madonna del Rocciamelone è meta ogni anno per pellegrini, amanti della montagna.
LA STORIA
Il Red Bull K3 è giunto alla sua quarta edizione e ha sempre richiamato nomi importanti del mondo del trail running e skyrunning. Nella prima edizione è stato Marco Moletto ad imporsi davanti all’andorrano Ferran Teixido Marti-Ventosa e allo sloveno Nejc Kuhar. In campo femminile si era imposta la spagnola Laura Orgue Vila con il favoloso tempo di 2h22’38”,avanti alla statunitense Stevie Kremer e alla francese Corinne Favre. Nella seconda edizione, uno strepitoso Remi Bonnet aveva fatto fermare il cronometro a 2h01’57”, davanti a Ferran Teixido Marti-Ventosa e a Marco Moletto. In campo femminile bis per Laura Orgue Villa, sul secondo gradino del podio la piemontese Raffaella Miravalle, seguita dall’altra spagnola Vanesa Ortega.
L’anno scorso vittoria a pari merito per l’altotesino Philip Götsch e Marco Moletto in 2h08’29”, terzo Henry Hofer. Tra le donne ancora vittoria spagnola, questa volta per Vanesa Ortega (2h37’02”) che ha preceduto Raffaella Miravalle e Barbara Cravello.
I TOP
In campo maschile si presentano al via, Marco Moletto, già due volte vincitore e lo svizzero Remi Bonnet detentore del record della gara. Ma per loro non sarà per nulla facile, perché si presentano molto agguerriti gli italiani Nadir Maguet (già vincitore del Vertical di Fully), Hannes Perkmann, Manuel Da Col. Non sono da meno,il norvegese Stian Angermund-Vik (dominatore dei primi Vertical del VKWC e di Zegama)l’andorrano Ferran Teixido Marti-Ventosa, lo sloveno Nejc Kuhar, lo svizzero Martin Anthamatten e lo svizzero Alexis Sevennec. Tra gli outsiders David Thoeni, Patrick Facchini, il rumeno Szabolcs Gyorgy Istvan.
Tra le donne al via la vincitrice dell’anno scorso Vanesa Ortega, attenzione all’altra iberica Maite Maiora in formissima, alla norvegese Hilde Aders, alla rumena Ingrid Mutter, alle svizzere Jennifer Fiechter e Victoria Kreuzer. Tra le azzurre, Raffaella Miravalle e Barbara Cravello sono già salite sul podio al K3, Francesca Rossi, Chiara Giovando, Francesca Bellezza.
DATI AD OGGI
Ad oggi 340 atleti iscritti, 20 nazioni rappresentate, 120 gli stranieri.
CANCELLI ORARI
Il primo in località Trucco (1690 m, 4,5 km), i concorrenti dovranno passarlo entro 1h30’.
Il secondo al Rifugio Ca’ d’Asti (2840 m, 8 km), gli uomini dovranno transitare entro 2h30’ e le donne entro 2h55’.