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INTERNATIONAL SKY TOUR 2012 - SCOPELLO (VC)

Sottotitolo: 
Mera: vince Rossi ma è il "Garla" che parte meglio per lo Sky Tour 2012

Lorenzo Scandroglio
19/6/2012
Tags: 
international
sky
Tour
2012
risultati
prima
tappa
scopello

Giornata stupenda, organizzazione perfetta e successo di partecipanti (113!!) per la prima uscita dell'International Sky Tour 2012...

Giornata stupenda, organizzazione perfetta e successo di partecipanti (113!!) per la prima uscita dell'International Sky Tour 2012 tenutasi domenica 17 giugno, con Michele Rossi e Ester Scotti che salgono sui gradini più alti dei podi maschile e femminile. Davide Garlaschini, iridato 2011 dell'IST running, parte però col piede giusto e nonostante il secondo posto - dopo aver dominato tutta la salita della Eagle Sky Runner ed essersi fatto infilare in discesa - mette subito in chiaro le cose: quest'anno per vincere lo Sky Tour bisognerà fare ancora i conti con lui. La cronaca dall'interno di un runner d'eccezione come Giancarlo Costa. Prossima tappa in Valle Antigorio, per la gara più tosta di tutto il circuito, la "At Zalut", 2200 metri di dislivello positivo.

 

 

Skyrace deliziosa questa che da Scopello ci ha portati al traguardo dell’Alpe di Mera, o meglio corsa in montagna come quelle di una volta sui sentieri della Valsesia. Il tempo ha aiutato, sole caldo e cielo azzurro, con l’imponente parete sud del Monte Rosa che ci ha accecati quando dopo circa mezz’ora di gara siamo usciti dal bosco. Un’organizzazione efficiente e tranquilla questa della Pro Loco di Scopello, dell’Alpe di Mera, degli Alpini e del Soccorso Alpino della Valsesia. Un’organizzazione che con la partenza alle 8,30 ha iniziato le iscrizioni alle 7,30! Si, avete capito bene, a un’ora dall’inizio il foglio degli iscritti era ancora un foglio bianco, eravamo tutti diligentemente in coda e alle 8,30 siamo partiti in 113. Altro che gare informatiche davanti al computer, carte di credito con codici inseriti all’impazzata per avere un pettorale a mesi dall’ora d’inizio della gare, quando non sappiamo se i muscoli tengono o sono dolenti, se i tendini sono infiammati, se il cielo sarà azzurro o ci sarà bufera sul percorso… Forse per andare avanti con criterio, basta guardare all’indietro, alla storia di chi corre o organizza sui sentieri di montagna da decenni.
 

 

 

Da Pila all’Alpe di Mera, circa 14 i chilometri e 1321 i metri di dislivello in salita e 380 in discesa (anche se i GPS di qualche concorrente riportano i seguenti dati: 15,34 Km, 1661 metri di salita e 812 metri di discesa, evidentemente perché sulla carta, spesso, non si tiene conto dei numerosi saliscendi che si incontrano sul percorso e la semplice sottrazione tra quota più alta e quota più bassa non basta). Già, perché non si sale seguendo la linea di massima pendenza, tipo quella della seggiovia che d’inverno trasporta sciatori e in estate tanti biker che si divertono a fare downhill, ma facendo un bel giro panoramico nei boschi e sulle creste di quest’angolo di Valsesia. Da Scopello (686 m) a Piode con circa 3 km di strada sterrata lungo il fiume Sesia, poi inizia la salita, che ci ha fatto transitare nei pressi del Rifugio Meggiana (1591 m), quindi cresta dal Colle di Meggiana fino alla Cima Ometto (1911 m) GPM di giornata. Da qui una prima discesa ripida e tecnica ci ha portato velocemente alla risalita della Cima Camparient, degli impianti dell’Alpe di Mera e poi una decisa discesa sulle piste da sci al paese e al traguardo dell’Alpe di Mera (1531 m).

 

Dopo la partenza il gruppo s’allunga nel primo tratto asfaltato con Ottavio Moresco a fare la lepre, subito davanti a tutti ma impossibilitato a reggere quel ritmo indiavolato. Succede così che appena il tracciato si impenna sulla prima mulattiera Davide Garlaschini prende il comando delle operazioni per mettere pressione sugli avversari. Verso la Cima Ometto si capisce che la vittoria di giornata è un duello a 2, con Garlaschini in vantaggio di circa 1 minuto su Michele Rossi. Ma qui inizia il terreno su cui va a nozze l’allievo di Carlo Chiara del GSA Valsesia, che raggiunto e superato il battistrada in discesa, s’invola verso la vittoria con l’ottimo tempo di 1h37’35”, seguito da Davide Garlaschini 2° in 1h38’43”, con Lorenzo Dealbertis che completa il podio in 1h43’05”. Li seguono Sergio Prolo 4° in 1h44’41”, Mattia Colombo 5° in 1h46’33”, Alan Piletta Massaro 6° in 1h47’11”, Ivan Camurri 7° in 1h47’42”, Giancarlo Costa 8° in 1h51’10”, Alessandro Quaglia 9° in 1h51’37” e Lorenzo Panzera 10° in 1h52’22”.
"Rossi è un velocista - ci dice a gambe ferme Garlaschini - e in discesa non c'è storia". Non sappiamo se il vincitore di Mera deciderà di proseguire nelle prossime tappe ma è certo che gare come la "At Zalut" in Valle Antigorio del 29 luglio 2012, tutta in salita e dura, quasi alpinistica, non sono adatte alle sue caratteristiche, mentre lo sono per Davide Garlaschini, lo skyrunner di pianura trapiantato a Omegna fra le montagne del Cusio, dell'Ossola e della Valsesia che in un anno ha fatto un balzo che l'ha portato dalla pancia del gruppo ai vertici delle classifiche.

Il simbolo dell’aquila fa bella mostra di sé sulla maglietta della vincitrice della corsa femminile, quella della Valetudo Skyrunning Rosa di patron Giorgio Pesenti. Per Ester Scotti una gara di testa fin dall’inizio, coronata da un crono sotto le 2 ore, 1h59’09”. In seconda posizione un mito dello skyrunning e dello scialpinismo in Valsesia, Gisella Bendotti in 2h02’24”, terzo gradino del podio per Francesca Ravarotto in 2h11’57”, quarta Maria Giovanna Cerutti in 2h15’18” e quinta Clara Defilippi in 2h23’45”.
Ed ora lunga pausa di riflessione e allenamento, prima del gran botto del 29 luglio in Valle Antigorio e del filotto di gare che porterà alla finale del Mottarone.

Info, calendario e classifiche aggiornate su www.lineaverticale.net e www.internationalskytour.it