CAMPIONATO MONDIALE ISF DI SKYSNOW
Sottotitolo: Doppietta svedese nel classic. Italia Campione del Mondo a squadre...
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Luca Del Pero è vice campione del mondo e oro di combinata, Corinna Ghirardi concede il bis e conquista un’altra medaglia di bronzo. Numeri alla mano l’Italia si conferma campione del mondo a squadre come due anni fa in Spagna.
Martin Nillson e la connazionale Tove Alexandersson – seppur reduci dalle fatiche del Vertical Monte Lussari della sera precedente – non hanno concesso sconti aggiudicandosi il Tarvisio Winter Trail valevole come prova unica per l’assegnazione dei titoli nella specialità classic. Luca Del Pero è vice campione del mondo e oro di combinata, Corinna Ghirardi concede il bis e conquista un’altra medaglia di bronzo. Numeri alla mano l’Italia si conferma campione del mondo a squadre come due anni fa in Spagna.
La neve morbida dei 17 km di tracciato (la discesa è stato allungata per motivi tecnici, rendendola molto più corribile) ha reso la sfida ancora più faticosa per i 280 atleti che si sono sfidati al cospetto del Monte Mangart, dove non sono mancati i colpi di scena.
Se al maschile è stato assolo dello svedese Nillson, la cui vittoria non è mai stata in discussione, al femminile si è ripetuto lo stesso copione del giorno precedente, con Alexandersson in testa che è stata costretta a stringere i denti per difendersi dall’attacco della rientrante Madlen Kappler. La tedesca, come poche ore prima sui ripidi pendii del Monte Lussari, è infatti riuscita a ricucire il gap di oltre un minuto che al 5° km la separava dalla testa della corsa, scollinando poi al rifugio Zacchi, dopo 11,5km di gara, a soli 11” di svantaggio. Ma la svedese non si è lasciata sopraffare, dando il tutto e per tutto per conquistare il suo secondo oro mondiale. Per lei crono finale di 1h22’18”, con Kappler in seconda piazza, staccata di 26”. A chiudere il podio in 1h24’52” una straordinaria Corinna Ghirardi, che ha bissato il bronzo conquistato sabato sera nel vertical.
Ancor più straordinaria è stata la rimonta di Elisa Desco, che dall’8ª piazza ha saputo chiudere a una manciata di secondi dal podio: a poco a poco ha saputo guadagnare terreno sulle sue avversarie e, sfruttando le sue doti nella discesa verso il traguardo, si è aggiudicata la 4^ posizione assoluta e la vittoria nella gara open. 5^ e 6^ piazza per la russa Anastasiia Rubtsova e la giovanissima Anna Hofer, che stava conducendo una gara magistrale fino al rifugio Zacchi, dove ha scollinato al 4^posto a pochi secondi di distacco da Ghirardi. Poi probabilmente le fatiche del vertical - dove ha sorpreso tutti conquistando il 4^posto assoluto – si sono fatte sentire, ma nulla toglie alla prova di questa ragazza che ha il futuro tutto dalla sua parte. A chiudere la top ten Joana Soares, Marina Fidler, Eve Whitaker ed Alena Topor.
Ritornando alla gara maschile, se Nillson ha praticamente fatto gara a sé staccando nettamente tutti fin dall’inizio, alle sue spalle le carte si sono continuamente rimescolate, rendendo la competizione ancora più avvincente. Il gruppetto di testa è cambiato km dopo km, con il campione mondiale uscente Luca Del Pero capace di rimontare e conquistare questa volta l’argento. Per lui tempo finale di 1h11’56”, staccato di quasi 2’ dal vincitore che ha chiuso in 1h09’59”.
Terzo gradino del podio per uno strepitoso Daniel Antonioli, che con la sua esperienza nella discesa finale ha fulminato lo svedese Timotej Becan, aggiudicandosi così la gara open in 1h12’15”.
Alle sue spalle è stata bagarre tra Becan e il giovane Lorenzo Rota Martir, con il primo ad avere la meglio per soli 12”. Sesta piazza per un sorprendente Raffaele Teza, che stupisce tutti conquistando la seconda piazza nella gara overall. Seguono lo spagnolo Alain Santamaria Blanco - che forse accusando una partenza un po’ lanciata, dal 2° posto che lo vedeva al 5°km, è retrocesso al 7° - Gianluca Ghiano, Luca Cagnati e Diego Diaz Ortega.
A far da cornice all’evento principale, la prova non competitiva da 10 km e la Young Trail, in cui anche i più piccoli hanno potuto essere i protagonisti insieme ai campioni.
Cala così il sipario con un risultato organizzativa che va oltre ogni più rosea aspettativa sulla due giorni iridata friulana: «Siamo davvero soddisfatti di come sia andata – ha commentato il patron della manifestazione Maurizio Ragonese –. Sono state due giornate decisamente intese con la prima assoluta del Vertical Monte Lussari e l’ormai rodato Tarvisio Winter Trail. Abbiamo avuto tra ieri e oggi poco più di 550 concorrenti in rappresentanza di ben 27 nazioni, con un livello decisamente alto sia nel mondiale che nella gara open. Il sole questa volta non ci ha concesso di ammirare lo straordinario paesaggio naturale del lago di Fusine, ma c’è da dire che la leggera nevicata ha reso l’ambiente ancor più da ‘winter trail’. Ora è il momento di festeggiare insieme e goderci questo strepitoso successo. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i volontari, enti pubblici e sponsor privati che ci hanno sostenuto».