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ISMF SKIMOUNTAINEERING WORLD CUP

Sottotitolo: 
Morgins day two nel segno di Rèmi Bonnet e Axelle Mollaret...

8/2/2023
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ismf skimo world cup
morgins
vertical race

In gara vertical migliore degli azzurri è stata ancora una volta la ventiquattrenne Giulia Murada 3ª al suo primo podio in carriera su percorso only up. Nelle 10 anche Alba De Silvestro. Al maschile tutti gli italiani fuori dalla top ten di giornata.

Le gare nella regione di Dents du Midi stanno portando punti preziosi a  Giulia Murada che dopo il secondo posto nella sprint ha raccolto anche un importante bronzo di giornata in gara vertical balzando di diritto in vetta alla classifica over all. Nella prova only up in evidenza anche Alba De Silvestro 7ª assoluta.

 

 

GARA DONNE:

Sul gradino più alto, come sempre  da alcune stagioni a questa parte la francese Axelle Mollaret (23’24”). Secondo posto per l’austriaca Sarah Dreier (+14”), mentre Murada ha conquistato il gradino più basso del podio con un gap di 26” dalla vincitrice. Bene anche Giulia Compagnoni 14ª e la giovane Lisa Moreschini 16ª.  

 

 

GARA UOMINI:

Al maschile, tutti dietro il campione del mondo in carica Rémi Bonnet capace di stampare 18’27” che gli ha permesso di tenere a debita distanza i diretti avversari. Su 520m up del tracciato svizzero secondo è giunto il belga Maximilien Drion (+55”), mentre terzo è giunto l’altro svizzero Werner Marti a (+118”). Migliore degli azzurri il vice campione europeo di specialità Alex Oberbacher 14° a +2’10”, seguito da Robert Antonioli 15° a +2’16”.  Archiviate queste due gare, ora un giorno di riposo per recuperare le energie in vista della individual di venerdì dove gli azzurri proveranno a ritrovare condizione  e morale in vista della prossima tappa in val martello  dei mondiali di Boi Taüll

 

DICHIARAZION POST GARA:

GIULIA MURADA: «La gara andata bene e sono davvero contenta per il mio primo podio vertical nel settore assoluto. Sono partita abbastanza concentrata sul fare il mio senza guardare troppo le altre perché non sapevo bene come avevo la gamba dopo la sprint. Invece ho visto subito che riuscivo a tenere il gruppo di testa. Continuando a salire ho capito che il podio era fattibile. Sul muro finale mi sono giocata la terza piazza con Emily Harrop, vale a dire la sprinter più forte in circolazione, ho dato tutto e mi è andata bene».