INTERVISTA A SIMONE FAVERO
Sottotitolo: Intervista la Marketing Coordinator di Scarpa
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Progetti futuri e filosofia di un'azienda che molto crede e sta investndo nel mondo degli sport outdoor di montagna.....
COME È NATA LA TUA PASSIONE PER LA MONTAGNA?
Sono un montanaro. Sono nato in mezzo alle Dolomiti e fin da piccolo coi miei genitori sono andato per sentieri e boschi. La montagna non è stata una scelta, ma una condizione. Poi maturando, ho scoperto che non potevo vivere in nessun altro luogo, perché stare in montagna è la mia vita. L’arrampicata, lo sci e l’alpinismo sono venuti piano piano, naturalmente senza imposizioni o scelte. Semplicemente quando posso fare quello che realmente “sento”, mi ritrovo per boschi, pareti nord o a correre per le creste mozzafiato sulle montagne di casa.
QUALI ATTIVITÀ SPORTIVE PRATICHI?
“Sono campione del mondo di emailing e appuntamenti, ma credo sia un titolo in condivisione con tutti gli uomini di marketing!”. A parte gli scherzi, arrampicata e alpinismo, con un amore profondo per l’arrampicata su ghiaccio e misto; poi ovviamente lo scialpinismo. Ultimamente visto il poco tempo per allenarmi durante il giorno, pratico molto il trail running: parto di sera con la frontale per sentieri conosciuti, e diventa il migliore degli anti stress, è un’altra maniera di correre, si innesca un meccanismo temporale diverso; non oso immaginare le notti solitarie degli ultratrailer al Tor o all’UTMB, magari un giorno…
CHE FILOSOFIA SEGUE SCARPA?
Lavorare in team, sognare un progetto e realizzarlo. Crescere assieme e arrivare sul mercato sempre con un prodotto innovativo, in cui il consumatore si possa riconoscere, e in cui possa riconoscere SCARPA.
SU QUALI SETTORI PUNTATE DI PIÙ?
Siamo leader mondiali nello Scialpinismo e nel Mountaineering. Quest’anno con i modelli Freedom abbiamo alzato l’asticella anche nel campo del Freeride. Infine il trekking, l’approach e il climbing. Abbiamo la collezione footwear più ampia nel settore outdoor mondiale, copriamo tutte le categorie e vogliamo continuare a mantenere inalterata la qualità dei nostri prodotti. C’è poi il mondo outdoor lifestyle che SCARPA ha “inventato” con il modello Mojito sette anni fa, quello è il nostro fiore all’occhiello.
RACE E TURISMO. CHE POSIZIONAMENTO HA IL BRAND SCARPA?
In entrambi i campi il posizionamento è al top, ce lo dicono i dati di mercato e la presenza della “linea gialla Alien” nelle gare in tutta Europa.
VI STATE AVVICINANDO AL MONDO ESTIVO CON SCARPE OUTDOOR BEN STUDIATE. PENSATE DI SEGUIRE UN PROGETTO CHE “ABBRACCI” IL MONDO DELLE SKYRACE E DEI TRAIL?
Ci siamo con tre modelli che ci stanno dando discrete soddisfazioni, per il futuro dalle mie parti si usa dire: ”doman, non si sa mai…”
IL MONDO DELL’ALPINISMO E DEL CLIMB SONO I VOSTRI MAGGIORI PUNTI DI RIFERIMENTO. QUALI SONO I VOSTRI TESTIMONIAL E COME GESTITE IL TEAM?
Abbiamo più di 150 persone tra atleti sponsorizzati, guide alpine, climber e gruppi del Soccorso Alpino. Abbiamo i nostri ambassador mondiali che certo coccoliamo maggiormente perché a tutti gli effetti fanno parte del team R&D. Ueli sull’Annapurna, Hervè in Patagonia sono anche nostri tester, che “stressano” il prodotto in maniera estrema. Se va bene a loro, con i giusti accorgimenti per renderli adatti agli “umani”, i prodotti andranno sicuramente bene anche ai nostri consumatori in tutto il mondo. Lo stesso vale per i nostri climber, che ci permettono di migliorare sempre, con l’obiettivo della perfezione.
MEDIA E BRAND UN CONNUBIO AL QUALE DIFFICILMENTE SI PUÒ RINUNCIARE. COME VEDI L’EVOLUZIONE “MEDIATICA” DEGLI SPORT OUTDOOR?
Al momento non saprei dare una risposta decisa. L’outdoor è cool per i media in questo momento, gli sport di fatica attirano sempre più praticanti e questo è un bene. Spero che assieme a tutto questo cresca anche la consapevolezza che l’outdoor è anche e soprattutto uno stile di vita sano e insito di valori, prim’ancora che un insieme di attività. Ho molta fiducia in questo, penso che potrebbe essere un miglioramento per tutta la nostra società. L’attività outdoor ti fa ritrovare l’essenza delle cose, sia una corsa, una scialpinistica per creste, o semplicemente una camminata con qualche amico attraverso un bosco.
Nel mio caso, solo nella natura mi sento davvero felice, mi ritrovo sempre più in Thoreau e il suo Walden.
I SOCIAL MEDIA HANNO DATO QUELLA SPINTA IN PIÙ ALLA CONOSCENZA DEL BRAND E ALLA CONDIVISIONE DI ESPERIENZE E DI INFORMAZIONI. COME PENSATE DI COINVOLGERE LA VOSTRA COMMUNITY?
Nuovo sito www.scarpa.net, azioni mirate nei social e condivisione di storie di SCARPA, anche le più piccole, ma alla fine le più appassionanti per il pubblico. Ci sono molte novità nei cassetti… sarà un bel 2014, ne siamo certi!
RECENTEMENTE HAI SEGUITO DA VICINO L’IMPRESA DI UELI STECK SULLA SUD DELL’ANNAPURNA. CI PUOI RACCONTARE QUALCHE RETROSCENA?
Ricevere l’sms da Ueli, direttamente dal campo base al rientro dalla “corsa” di 28 ore è stata un’emozione grandissima. Il suo stile pulito, il suo essere anti-divo rende quest’impresa ancora più umana, anche se è ancora difficilmente comprensibile quello che è riuscito a fare. Beh, c’è questa bellissima intervista che abbiamo girato ad Asolo. Hervè ed Ueli in una chiacchierata su Annapurna, alpinismo e stile. Siamo orgogliosi di avere questi due splendidi ragazzi nel nostro team.