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GRANDE COURSE & ISMF…UN FUTURO COMUNE E’ POSSIBILE?

Sottotitolo: 
Video intervista a Marco Camandona…

Redazione
6/4/2012
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Proviamo a fare il punto su due circuiti che viaggiano a velocità decisamente differenti….

Che lo scialpinismo sia una disciplina dal grande potenziale è ormai assodato. E, se solo si perseguissero obiettivi comuni, il tanto atteso salto di qualità non tarderebbe ad arrivare. Il problema di fondo è che, attualmente, vi sono due circuiti, due filosofie che viaggiano su differenti binari e a differenti velocità.

 

Ma tra ISMF e Circuito Grande Course un futuro comune è possibile? Per noi si, anche se i primi dovrebbero forse “scendere dal piedistallo” e provare a prendere spunto da quanto di buono stanno facendo gli  organizzazioni di quelle che a suo tempo Adriano Greco aveva definito le “Big Race”.

 

A tal proposito, ecco cosa ne pensa Marco Camandona. Intervistato per voi al termine del Tour du Rutor Extreme 2012, la guida alpina  valdostana ha  fatto un bilancio a caldo dell'evento e parlato del futuro della specialità.  La nostra sensazione è che sul fronte Grande Course le porte non siano chiuse....   

 

BILANCIO RUTOR 2012

Il Millet Tour du Rutor Extrême 2012 (30 marzo – 1° aprile) è andato in archivio domenica scorsa, e sulle nevi valdostane di Arvier e Valgrisenche le massime cariche dello ski alp mondiale non hanno deluso alcuna aspettativa. L’alloro di vincitori della tre giorni in alta quota alla fine se lo sono messo al collo due iberici e due francesi, ovvero le coppie Matheo Jacquemoud – Kilian Jornet Burgada e Laetitia Roux – Mireia Mirò Varela. Onore ai primi della classe, quindi, indubbiamente bravi a risalire la china ai danni di fuoriclasse come William Bon Mardion e Pietro Lanfranchi, e dei campioni d’Europa Lorenzo Holzknecht e Manfred Reichegger, o a monopolizzare i tre giorni di gare dall’inizio alla fine, senza lasciare troppe speranze alle avversarie, pur di spessore come le valtellinesi Martinelli e Pedranzini.
L’Arp Vielle, la Testa del Rutor, il Sigaro, Punta Flambeau e il ghiacciaio dello Château Blanc sono stati teatro di un evento che lo Sci Club Corrado Gex ha disegnato con estrema precisione fin nei minimi dettagli. E i risultati, oltre a quelli prettamente agonistici, sono stati straordinari, con grandi numeri che hanno fatto gioire tutto il team organizzatore. I concorrenti in gara sono stati circa 600, e per una tripla prova estrema come quella valdostana non c’è davvero di che lamentarsi, tenendo presente come gli ski alper siano arrivati a digerire la bellezza di quasi 7.000 metri di dislivello con un totale di 25 cambi di assetto in tre giorni.

 

Lo scialpinismo è una disciplina dove le doti fisico-atletiche sono indubbie protagoniste ma non sono i soli elementi di rilievo. Concentrazione, determinazione e un pizzico di follia – sportivamente parlando – sono anch’essi ingredienti essenziali, che danno vita a momenti di concitazione e spettacolo unici, come la sfida a sei, i sei “primi della classe” già menzionati, lungo i mille metri di dislivello dell’ultima discesa fino a Valgrisenche nella tappa del 31 marzo. E questo è solo un esempio di ciò che è stato il 16° Millet Tour du Rutor Extrême, che sul campo ha visto coinvolti più di 150 volontari, a cui vanno aggiunte le… dolci fan del “Tour”, ovvero le tante signore della zona che hanno offerto 210 torte fatte in casa (anche senza glutine per gli intolleranti), il che significa che ne sono state mangiate circa 70 al giorno.
Oltre ai trofei vinti da Jacquemoud – Jornet Burgada e da Roux – Mirò Varela, pezzi unici di artigianato realizzati interamente a mano, il Millet Tour du Rutor Extrême 2012 ha assegnato anche il Trofeo Memorial Remo Bredy alla miglior squadra di residenti in Valle d’Aosta e le mani sul premio le hanno messe, per la terza volta consecutiva, gli atleti del CS Esercito di Courmayeur, Denis Trento – Matteo Eydallin. Anche i “missili” francesi Alexis Sevennec e Valentin Favre hanno strappato un riconoscimento prestigioso, vale a dire il Trofeo Free Ride Merelli, assegnato per il miglior tempo in discesa di tutto il “Tour”.
Tornando ai risultati in gara, il Millet Tour du Rutor Extrême 2012 ha accolto al via anche le categorie Cadetti e Junior, e se la Francia l’ha fatta da padrona tra i primi (Bellabouvier – Chavanes e Milloz – Mollard, in gara solo alla domenica), i valdostani Nadir Maguet e Stefano Stradelli hanno conquistato la vittoria tra gli Junior e, avendo vinto quest’anno anche la Pierra Menta, i due si sono messi in bacheca anche lo speciale trofeo per la migliore coppia junior delle due competizioni, ovvero due quadri dipinti a mano che rappresentavano due giovani atleti in azione.

 

A corredo dell’appuntamento agonistico tra il 30 marzo ed il 1° aprile, sono stati organizzati altri eventi come l’incontro tenutosi il 19 marzo ad Arvier e sponsorizzato da Enervit, dal titolo “Scialpinismo, alimentazione ed integrazione” e il Mountain Village Tour allestito ad Arvier nelle tre giornate di gara. Nei pomeriggi di venerdì 30 e sabato 31 marzo ci sono stati 43 massaggiatori a disposizione degli atleti, e da rimarcare è anche la collaborazione con l'ufficio educazione fisica e sportiva del dipartimento sovraintendenza agli studi, per cui le classi del progetto "Classe de neige", insieme ad accompagnatori della natura, si sono recati lungo il percorso di gara nella prima giornata per seguire da vicino gli atleti.
Il Millet Tour du Rutor Extrême 2012 era tappa del circuito La Grande Course 2011/2012 e, grazie alla seconda piazza conquistata in Vallée, il francese William Bon Mardion è riuscito a mantenere la vetta provvisoria di classifica con un vantaggio di 19 punti sul valtellinese Holzknecht. Al femminile, invece, è la coppia Roux – Mirò Varela ad essere balzata in testa, mentre Pedranzini e Martinelli rimangono attardate di 15 lunghezze, in attesa ovviamente di chiudere i conti a fine aprile nella svizzera Verbier con la Patrouille des Glaciers.
L’unica tappa italiana 2012 de La Grande Course ora riposa fino al 2014, per la turnazione biennale, ma gli organizzatori valdostani già lunedì mattina dopo la gara stavano fantasticando sul da farsi per la 17.a edizione…

 

 

BUONA VISIONE!!!