SOUL SILK, LA VIA DELLA SETA IN E-BIKE
Sottotitolo: Un progetto benefico e ecosostenibile by Giacomo Meneghello e di Yanez Borella
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Saranno in sella per circa 10.000 chilometri in una cento giorni che li vedrà attraversare circa 12 stati e due continenti...
Lo scorso aprile due ragazzi con la montagna scritta nel loro DNA, sono partiti per una grande avventura. Si tratta del fotografo freelance Giacomo Meneghello e di Yanez Borella, innevatore e maestro di snowboard che partendo rispettivamente da Livigno e da Fai della Paganella, hanno preso le loro e-bike e iniziato a pedalare verso il sol levante: direzione Cina.
Saranno infatti in sella per circa 10.000 chilometri in una cento giorni che li vedrà attraversare circa 12 stati e due continenti. Viaggeranno con un prototipo di E-bike dotata di carretto con pannello fotovoltaico che li aiuterà a ricaricare le batterie. Trasporteranno tutto il materiale necessario all’impresa, che hanno però voluto rendere ancora più speciale: non solo arriveranno in Cina pedalando, cercheranno anche di salire una vetta per ogni paese che attraverseranno, come la Punta Penia (m 3343) in Marmolada fino al Pic Lenin (m 7134) nella regione del Pamir.
Questo viaggio, oltre che una grande sfida fisica, ha anche una valenza sociale e umana importante. Giacomo e Yanez pedalano per supportare l’Admo, associazione per la donazione del midollo osseo, portando una sua bandiera in cima ad ogni montagna che conquisteranno.
SCOTT e Outdoor Research, brand parte del gruppo SCOTT Sports, partecipano con i loro prodotti a questo progetto con vari accessori tecnici che aiuteranno i due ragazzi a raggiungere il loro obiettivo. Scott ha fornito casco, occhiali e scarpe bike, mentre di Outdoor Research sono i guanti, i cappelli e i sacchi da bivacco dove i due ragazzi dormono la notte.
Attraverseranno paesi, culture, territori, situazioni di ogni genere, il tutto per vivere un’esperienza vera, in territori poco conosciuti, portando con loro ideali e la bandiera di Admo e di altre realtà a loro care facendo vivere la loro storia con racconti, immagini e video a chi ci vorrà seguirli sui social.
Ora sono arrivati in Cappadocia, nel cuore della Turchia, dopo 3300 km e 30 mila metri di dislivello, ma la strada è ancora lunga. Arriva adesso la parte asiatica, la più affascinante, ma anche meno conosciuta con le sue diverse culture, abitudini e modo di vivere.