ISMF SKIMOUNTAINEERING WORLD CUP
Sottotitolo: L'italia boicotta la tappa in Azerbaijan....
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Trasferta non preventivata e troppo onerosa. La Nazionale italiana di sci alpinismo non prenderà parte alle gare di Coppa del mondo previste in Azerbaijan per il 10, l’11 e il 13 gennaio prossimi.
La tappa nel paese asiatico è nata da una variazione ai calendari internazionali, subentrata solo durante l’assemblea plenaria della Ismf (Federazione internazionale di sci alpinismo), che si è tenuta a Baku gli scorsi 12-13 ottobre, quando le programmazioni dei vari team erano già chiuse. La rinuncia di Courchevel (Fra) ad una gara ha fatto prendere alla Ismf la decisione di effettuarne il recupero in Azerbaijan, aggiungendo però un’ulteriore competizione che ha portato ad una trasferta lunga una settimana, dall’8 al 14 gennaio, non preventivata ad inizio stagione.
«Le Federazioni internazionali agevolano e sostengono le squadre e gli atleti – così ha motivato la scelta il Presidente della Federazione Italiana Sport Invernali, Flavio Roda -. Così fa la Fis (sci alpino, fondo, freestyle, snowboard, salto e combinata nordica), la Ibu (biathlon), la Fil (slittino) e la Ibsf (bob e skeleton), cosa che non succede con l’Ismf»
«Quella in Azerbaijan, si è trasformata in una trasferta molto onerosa – ha aggiunto il direttore tecnico della Nazionale, Fabio Meraldi – che ha visto tempi e costi salire con il passare dei giorni. E tutto ciò al di fuori dei budget preventivati da tutte le squadre. Per questi motivi, l’Italia ha deciso di non partecipare alle gare».
Questa scelta deve fare riflettere perché è un segnale forte che la nostra federazione ha dato a quella interazionale. Nel pezzo di presentazione della stagione avevamo segnalato come il calendario ISMF World Cup fosse troppo denso di appuntamenti; diversi dei quali in concomitanza con super classiche che sono il simbolo del nostro sport.
Lo skialp è uno sport di endurance, anche i format olimpici lo stanno portando verso tutt’altra direzione. Inserendo un numero importante di trasferte, per giunta in posti scomodi e dal ritorno di visibilità discutibile, non si fa il bene degli atleti e del movimento. I nostri campioni non sono macchine: hanno bisogno di riposo e allenamento tra una trasferta di coppa e l’altra. Ovviamente che puntava alla coppa di disciplina verrà sicuramente penalizzato, lo sappiamo.... Però, come non vedevamo l’esigenza di sostituire Courchevel (Fra), plaudiamo questa decisione nella speranza che anche altre federazioni abbiano il coraggio di seguirla e rimarcarla .