VALTELLINA OROBIE 2024
Sottotitolo: Per i Boscacci se non è un affare di famiglia…. Poco ci manca!!
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Michele primo uomo -ex equo con il compagno di scuderia Davide Magnini - e sua moglie Alba sul gradino più alto del podio in “rosa”. Classifiche on line!!
I numeri non sono certo quelli degli anni d’oro, ma per salire sul gradino più alto del podio sulla super classica del Meriggio bisogna sempre essere scialpinisti di un certo livello. Dopo il primo rinvio per elevato pericolo valanghe, le copiose piogge di questo lungo week end pasquale hanno scoraggiato gli indecisi; un plauso però al comitato organizzatore che, nonostante la pioggia che ha rovinato il fondo nevoso, è riuscito a mandare in scena la finale del circuito di Coppa Alpi Centrali.
All’appello della Polisportiva hanno risposto presente i big di casa, ma anche altri professionisti, prova ne è che entrambi i podi assoluti sono stati monopolizzati dal Cs Esercito.
LA GARA:
dopo giorni di sopralluoghi alla ricerca del tracciato perfetto, il meteo c’ha messo lo zampino costringendo Massimo Murada e il suo staff di tracciatori al classico “piano B”. la Valtellina Orobie è quindi andata in scena su un percorso ad anello con diverse salite -tutte da affrontare con sci nello zaino – e la classica discesa del pistone dove lo zig zag tra i larici ha permesso di fare la differenza.
AL MASCHILE:
Al maschile dopo u forcing durato per buona parte di gara, il campione di casa Michele Boscacci e il suo compagno di squadra e nazionale Davide Magnini hanno deciso di non farsi troppo del male incappando magari in una brutta caduta che avrebbe pregiudicato loro gli ultimi appuntamenti stagionali: «Alle porte vi sono le finali di Coppa del Mondo a Cortina e la Patrouille des Glaciers, valevole per l’assegnazione del titolo iridato long distance – ha ammesso al traguardo Boscacci -. Per questo io e Magnini abbiamo preferito non prenderci eccessivi rischi sull’ultima discesa. Abbiamo battagliato per gran parte di gara; in salita il livello era simile, in discesa si guadagnava qualcosa… ma sull’ultima non ce la siamo sentiti di rischiare e siamo giunti insieme al traguardo».
Per loro un finish time di 1h12’21” che ha tenuto a debita distanza il più giovane alfiere dell’Esercito Rocco Baldini (1h16’37”). Seguono nell’ordine Alessandro Rossi, Filippo Beccari, Gabriele Bardea, Riccardo Boscacci, Simone Murada, Matteo Corazza e Manuel Negroni.
AL FEMMINILE:
una sola donna al comando. Guadagnato un discreto margine già sulla seconda salita, la campionessa italiana in carica ha gestito sino al traguardo di località Campei: «Correre in casa è sempre un piacere – ci ha confidato nel post race -, ma oggi più che mai vorrei fare i complimenti alla Polisportiva. Nonostante il meteo hanno tracciato un percorso alternativo vario, valido e con discese tutt’altro che banali».
Per lei un cono finale di 1h15’35” che le ha permesso di primeggiare davanti all’altra campionessa di casa Giulia Murada (1h19’10”). Cs Esercito anche sul gradino più basso del podio con Giulia Compagnoni (1h20’51”). Seguono nell’ordine Silvia Berra e Claudia Titolo.
GARA GIOVANI:
In gara anche le categorie giovanili. Tra gli under 20 ad imporsi ci hanno pensato Erik Canovi e Caterina Cioccarelli, mentre nel ranking under 18 da segnalare il primo posto di Lorenzo Milesi e Olga Corti.
In gara under 16 primi al traguardo sono giunti Alex Vavassori e Sofia Bortolotti, mentre tra gli under 14 l’hanno spuntata Simone Tomasoni e Caterina Carissimi. Infine tra gli under 12 successo di Davide Milesi e Valeria Bellero.
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(Foto Francesco Bergamaschi & Giacomo Meneghello)