MARATONA DEL CIELO 2016 – CORTENO GOLGI (BS)
Sottotitolo: La quinta volta di Tadei Pivk, la prima di Denisa Dragomir.... FOTO ON LINE!!
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Con la tristezza nel cuore per un amico che ci lasciato inseguendo un sogno, per una moglie e un figlio che piangono il loro caro, proviamo a guardare avanti.
Vi sono eventi che devono fare riflettere. Circostanze dinnanzi alle quali fermarsi per dare un giusto peso alle cose. Ieri, volutamente, le performance sportive, l’impegno profuso dal comitato organizzatore, la bellezza di una super gara che merita un posto di prestigio tra le grandi del palcoscenico internazionale, sono passati in secondo piano.
Con la tristezza nel cuore per un amico che ci lasciato inseguendo un sogno, per una moglie e un figlio che piangono il loro caro, proviamo a guardare avanti. Proviamo a voltare pagina con la consapevolezza che quanto successo deve comunque farci riflettere. Oggi un quotidiano nazionale titolava “la montagna uccide ancora”. Ecco noi pensiamo che la montagna non abbia mai ucciso nessuno. La montagna non è assassina, ma severa. A tutti è capitato di incespicare, rischiare, prendersi dei rischi e cadere. Poca conta che il comitato organizzatore abbia lavorato curando ogni minimo dettaglio, poco conta la presenza degli uomini del soccorso nei punti più tecnici, la sostanza è che in questi casi ad alcuni può andare bene, ad altri meno. La morte di Aldo, come quella di Marina anni fa al Kima, deve insegnarci a correre si con il cuore, ma anche con la testa. A osare, ma non esagerare perché non sempre abbiamo in tasca un jolly da giocare e, il destino anche ieri ha dimostrato di essere un avversario implacabile.
Detto questo, onore a Tadei Pivk, che con il quinto sigillo consecutivo è di fatto l’atleta più vittorioso alla Skymarathon Sentiero Quattro Luglio, e a Denisa Dragomir che, gettando il cuore oltre all’ostacolo e lanciandosi per la prima volta in una competizione così lunga e così dura, è riuscita a tagliare per prima il traguardo mettendo dietro avversarie di assoluto prestigio. Per il friulano del Team Crazy il trionfo di Santicolo è valso pure l’ennesimo titolo italiano di specialità. Al femminile, invece, la nuova campionessa italiana è una super Silvia Rampazzo 2ª assoluta davanti all’intramontabile compagna di club Emanuela Brizio. Pe quanto riguarda invece i podio marathon eccellente secondo piazza per l’alpino Daniele Cappelletti e terzo posto per l’altro friulano dell’Aldo Moro di Paluzza Matteo Piller Hoffer.
La maratona del cielo, da diversi anni a questa parte è anche prova half marathon. Qui dopo un serrato testa a testa l’ha spuntata il mezzofondista africano Maina Fracis Njoroge, sul giovane scialpinista spagnolo Oriol Cardona e sull’altro atleta di colore Muigai Francis Wangari.
Al femminile ennesima consacrazione per un’altra stella nascente dello scialpinismo, la furvese Giulia Compagnoni che sul traguardo di Santicolo è riuscita a tenere dietro le lecchesi Lorenza Combi e Chiara Gianola.
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