"Strade di montagna” è stato realizzato da Paolo Cotrone e Simone Sozzi e verrà presentato nel corso della serata organizzata da Film Commission Vallée d’Aoste ed Expo VDA.

Il filmato, che ha già avuto dei passaggi televisivi su Sky Sport e negli spazi di Rai 3 VDA, è un’istantanea su uno degli atleti valdostani più amati e seguiti di sempre. Un personaggio dal talento cristallino legato alle sue montagne dal doppio filo: la passione per la corsa e una quotidianità che lo porta in costante contatto con il territorio. Xavier si racconta tra il lavoro che lo vede impegnato nell’azienda agricola di famiglia e gli allenamenti sui quei sentieri che lo hanno visto sbocciare a talento assoluto della corsa in montagna.

Inoltre, il docu-film ripercorre le principali tappe di una carriera sportiva di livello: dagli esordi agonistici, al titolo mondiale juniores del 2009 fino ai Campionati di mondo del 2014 in Colorado. Nel 2015 l’atleta di Nus, tesserato per l’Atletica Valli Bergamasche, ha conquistato il titolo assoluto di campione italiano, la medaglia d’oro a squadre agli Europei di Madeira e l’oro a squadre ai Mondiali tenuti in Galles.

Alla serata interverranno, oltre a Chevrier, l’Assessore regionale allo Sport e turismo, Aurelio Marguerettaz, il Presidente del Coni Valle d’Aosta, Piero Marchiando, il Presidente del Comitato Regionale della Fidal, Jean Dondeynaz, la campionessa italiana di maratona e bronzo iridato nelle Lunghe Distanze in montagna, Catherine Bertone, e il tecnico della nazionale di corsa in montagna, Paolo Germanetto.

Ma gli ospiti principali della serata saranno gli azzurri che insieme a Chevrier nel settembre scorso, nella gallese Betws y Coed, hanno vinto la sfida iridata: con i gemelli Bernard e Martin Dematteis, saranno presenti in sala anche Alex Baldaccini, Luca Cagnati e Alessandro Rambaldini.

Nella mattinata di venerdì prossimo, proprio nella giornata della sua riapertura invernale, anche la Skyway Monte Bianco, inaugurata nel giugno scorso,  attende gli azzurri della corsa in montagna: da Courmayeur a Punta Helbronner per portare un tocco d’azzurro, quello che nell’atletica più in alto sale, anche lassù, a due passi dalla cima più alta d’Europa.