INTERVISTA A MICHELE BOSCACCI
Sottotitolo: Il campione sondriese tra i più attesi al Winter Weekend Crazy Idea
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Il countdown è cominciato e le previsioni meteo che danno una domenica baciata dal sole sono incoraggianti in vista della seconda edizione del “Winter Weekend Crazy Idea”.....
Dopo il successo 2011 questo raduno internazionale di scialpinismo promosso dalla maison di Bormio vedrà la partenza di alcuni big di caratura mondiale come Matheo Jacquemoud, Valentine Favre, Alexis Sevennec e Michele Boscacci. In vista di questa prima assoluta, abbiamo incontrato e intervistato quest’ultimo che, lo scorso anno, vinse con un assolo che diede “il là” a un successo ricco di soddisfazioni.
«Il Winter Weekend di Crazy Idea mi sembra un’ottima iniziativa e per questo vi prenderò parte – ha esordito lo stesso Boscacci -. La festa di venerdì sera presso lo showroom Crazy di Castione sarà una bella occasione per rincontrarsi, fare festa e vedere i video più belli della passata stagione…. Poi, domenica, tutti allo Stelvio a testare gambe, prodotti e condizione».
La stagione è alle porte, quali sono i tuoi obiettivi?
«Questo sarà il mio ultimo anno da espoir. Anche se non ho ancora guardato con attenzione il calendario, mi piacerebbe prima di tutto restare nella squadra azzurra per poi potere puntare ad un buon mondiale. Nei miei programmi vi è anche una coppa del mondo che sembra essersi rifatta il look e si preannuncia ancora più spettacolare. Impegni permettendo mi piacerebbe prendere parte ad alcune classiche come il Sellaronda; se per la Mountain Attack la concomitanza con la Valle Aurina mi impedirà di essere al via, a fine stagione ho già preventivato il Mezzalama».
Un’agenda a dir poco densa di appuntamenti… Se pronto?
«Rispetto allo scorso anno sono un poco in ritardo di condizione, ma è una cosa voluta. L’obiettivo è arrivare al top nella settimana dei mondiali; per questo ho ritardato le prime uscite con gli sci privilegiando la MTB in estate e camminate con bastoncini o gli allenamenti con skiroll in autunno».
Domanda che tutti vorrebbero farti: con Robert Antonioli passato all’Esercito con chi farai coppia?
«Difficile dirlo. Mi piacerebbe correre con lui non solo perché lo ritengo un fortissimo atleta, ma perché siamo amici e tra noi vi è sempre stato un ottimo feeling. Sono però consapevole che la scelta di essere nuovamente al mio fianco non dipenderà solo da lui, ma anche dalle necessità del suo team. Beh, io comunque sono convinto di una cosa: l’importante è riuscire ad andare forte, poi quando sei in forma un socio lo si trova sempre… Già se quel socio fosse pure un amico, tanto di guadagnato».
Torniamo alla stagione 2011/2012. Più grande soddisfazione e più rande amarezza…
«Premesso che sono convinto di avere portato a termine una bella stagione, direi che la soddisfazione più grande me l’ha data vincere il Sellaronda. Era una gara che non avevo mai corso, ma che conoscevo bene, visto che in passato l’aveva vinta anche mio padre. Mi è piaciuta molto, nonostante il gara freddo e mi piacerebbe poterla correre nuovamente. L’unica amarezza è stato un finale di inverno in netto calo. In gara ero sempre stanco, non ho mai dato peso alla cosa e non ho quindi fatto alcuna analisi. Quando invece mi sono convinto a capire il motivo di tale spossatezza, ho realizzato di essere affetto da mononucleosi. Ora però sono guarito e pronto a ripartire».