KM VERTICALE CHIAVENNA LAGUNC 2019 - CHIAVENNA (SO)
Sottotitolo: Grande siuspance, gare tirate, ma nessun primato....
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L’edizione 2019 ha salutato il primo sigillo del valdostano Henri Aymonod e della furvese Elisa Compagnoni. Classifiche on line!!
Gara intensa come da pronostico quella proposta dallo staff di Nicola Del Curto. Nonostante le temperature autunnali nessuno è però sceso sotto il muro dei 31’. Al traguardo di Lagünc il talentuoso verticalista valdostano si è preso il lusso di battere il norvegese Joahn Bugge e l’eritreo Petro Mamu. Nella gara donne è il grande giorno di Elisa Compagnoni. Non fosse una gara a cronometro con partenze individuali, una sparata dove non c’è il tempo nemmeno per avere il dubbio se dare tutto o no, allora parleremmo di “gara tattica”. Nel parterre adiacente alla chiesa di Loreto, questa mattina i volti di big erano concentrati ed indagatori. Ognuno a darsi la carica, a cercare il giusto equilibrio per sprigionare il massimo sforzo sui gradini naturali della sempre pittoresca e suggestiva “strada dei Morti di Pianazzola”, ma con un occhio all’avversario, quasi a volerne carpire dubbi o debolezze, perché anche questa volta al Kilometro Verticale Chiavenna-Lagünc c’era il meglio, una concentrazione di campioni garanzia di spettacolo e sfide all’ultimo respiro. Così è stato, con il contorno di una bella mattinata autunnale, temperature perfette per correre e fare fatica ed oltre 170 atleti al via che ancora una volta certificano l’appeal dell’evento organizzato dal team di Nicola Del Curto.
Come al solito, ad aprire le danze, è stata gara donne ed a rispondere presente ci ha pensato una verticalista purosangue come Elisa Compagnoni. Dopo tanti piazzamenti è il giorno della grande gioia per la portacolori dell’Atletica Alta Valtellina. La furvese vince la gara in 43’35” staccando di solo 10” la toscana della Recastello Radici Group Samantha Galassi. Il podio si completa con l’elvetica vice campione del mondo skialp di sprint race Arina Riatsch. Per lei 43’55” utili a permetterle di staccare Alessandra Valgoi, ottima 4ª in 44’20”.
Se tutto o quasi è stato rispettato nella gara femminile, grosse sorprese in quella maschile che oltre all’epilogo imprevedibile in cima alla classifica ha regalato colpi di scena a ripetizione. La headline del giorno è senza dubbio il trionfo del valdostano Henri Aymonod. L’atleta della Corrintime conferma tutto il proprio valore nelle gare vertical, sale a Lagünc in 32’14” e stacca quella vittoria che sognava e che da domani metterà in bella mostra in una bacheca che conta già Fully, Piz-Tri e da oggi tutto il prestigio della Chiavenna-Lagünc. Per Aymo un crono praticamente fotocopia a quello 2018 del norvegese Johan Bugge, vincitore della passata edizione in 32’13” ed oggi “solo” sul terzo gradino del podio dopo una furibonda battaglia con l’eritreo Petro Mamu. I due super favoriti della vigilia concludono rispettivamente in 32’54”40''' (Mamu) e 32'55"00''' (Bugge). Solo pochi decimi permettono così all’eritreo di prendersi l’argento di giornata. La notizia della vittoria dell’azzurro sui due mostri sacri è clamorosa ma anche ciò che accade immediatamente giù dal podio è sorprendente. Il francese Frederic Tranchand è il crack di giornata, nessuno lo attendeva e nessuno lo aveva annunciato. Chiude in 32’57” e si prende la 4ª piazza davanti ad un altro “outsider” inatteso a questi livelli, il norvegese Torstein Tengsareid che chiude 5° in 33’52”.
Nella top ten anche Michele Boscacci (6° in 34’07”), Micha Steiner (7° in 34’16”), Andrea Acquistapace (8° in 34’21”), Bernard Dematteis (9° in 34’22”) e Nicolò Canclini (10° in 34’46”). CLICCA QUI per la classifica!!!