- letto 2068 volte
Venti nazioni al via e livello stellare, il prossimo 15 e 16 luglio nel paese della corsa in montagna si festeggiano 60 anni dell’US Malonno ed un doppio appuntamento della Valsir Mountain Running World Cup 2023
Sale l’adrenalina per il via delle due tappe della Valsir Mountain Running World Cup 2023 il prossimo 15 e 16 luglio e cresce anche l’attesa per quello che sarà un lungo weekend di celebrazioni per il sessantesimo anniversario dell’US Malonno e del FlettaTRAIL.
Nei 21 km per 1100 metri di dislivello del FlettaTRAIL torna la sfida tra Africa ed Europa sia al maschile che al femminile. L’uomo da battere sarà il keniano Patrick Kipngeno, campione del mondo di uphill 2022 e 2023 e della World Cup 2022, in grado di polverizzare, lo scorso anno, i record del Vertical e del Trofeo Nasego con una prestazione aliena, ma anche capace di prendersi la vittoria con record in autentici santuari come Thyon-Dixence e Nid d’Aigle. A difendere il suo primato ci sarà Cesare Maestri, detentore del record del FlettaTRAIL stabilito nel 2019 con il tempo di 1h25’26”, ma anche i due atleti rispettivamente medaglia d’argento e di bronzo al mondiale up&down, il keniano Ombogo Kiriago Philemon, vincitore del Fletta nel 2022, e il tedesco Philimon Abraham. Le teste di serie non finiscono qui. Impossibile non nominare il francese Sylvain Cachard, campione d’Europa in carica di up&down e qui con un conto apertissimo dopo il 2020 in cui dominò per 20 km prima di arrendersi a Puppi sul rettilineo finale in quella che rimane forse l’edizione con l’epilogo più incredibile. Cose che a Malonno in gara capitano, e non potrebbe essere altrimenti quando la battaglia è vera dal primo metro per entrare anche solo nell’ambita top ten o compilare un crono sotto il muro dell’ora e trenta. Un obiettivo nel mirino di tanti altri campioni che hanno risposto “presente” all’appello della grande classica, monumento dell’Alta Valle Camonica: ci saranno il ceco Chrashina, bronzo mondiale 2019, e la new entry in casa Run2gether Ephantus Njeri, che snocciola un 28’26” recentissimo sui 10k. Con loro lo sloveno Timotej Becan, gli italiani Jacopo Brasi, Marco Moletto, Luca Merli, Marco Filosi, Henri Aymonod, Andrea Rostan: tutti atleti da podio sicuro in qualsiasi altra gara di livello locale che andrà in scena lo stesso giorno, ma che il blasone del Fletta Trail porterà inesorabilmente a versare l’ultima goccia di sudore sui sentieri che hanno fatto la storia di questo sport.
Anche la gara femminile promette scintille, con la sfida a Joyce Njeru, attuale detentrice del record del percorso nel 2021 con 1h38’44” e padrona da due anni della coppa del mondo, nonché recente bronzo mondiale up&down. Corrono dichiaratamente per i punti di coppa del mondo la rumena Monica Madalina Florea, protagonista nella gara del mondiale Classic di Innsbruck, la vicecampionessa del mondo della specialità uphill, la kenyana Philaries Kisang, e la britannica Scout Adkin, vincitrice della Montemuro Vertical Run in World Cup. Anche in questo caso è infinita la lista delle pretendenti alla vittoria, a partire da Andrea Mayr che quest’anno difende il titolo dopo una prestazione eccezionale nella passata edizione. Da tenere sotto osservazione le italiane Vivien Bonzi e Sara Bottarelli, quest’ultima già regina a Malonno nel 2016, le statunitensi Andy Cornish e Sarah Carter (atleta da 9’33” nei 3000, 15’44” nei 5000 e 32’58” nei 1000), Lucy Wambui Murigi (due volte iridata e tre volte vincitrice della Sierre-Zinal), la finlandese Susanna Saapunki, la ceca Lucy Marsanova Saclova, e ancora le italiane Maddalena Somà ed Alessia Scaini. Per la prima volta a Malonno la norvegese Eli Anne Dvergsdal, atleta già capace di vincere a Zegama, di prendersi l’argento europeo nel 2015 a Porto Moniz (dietro alla Mayr e davanti alla Clayton, le ritroverà entrambe al FlettaTRAIL) ma anche di vincere 5 titoli nazionali norvegesi di corsa in montagna e di fare podio alla Marathon du Mont Blanc. La ciliegina sulla torta di una gara femminile mai vista prima d’ora a Malonno per densità di livello, titoli, talento. In definitiva, un appuntamento imperdibile.
Il vertical
Il week end di competizioni partirà però sabato mattina, con la spettacolare quanto crudele prova di sola salita che accenderà i riflettori sulle pendici della montagna sacra dei Malonnesi.
Nel PizTriVERTICAL ci sarà un altro record da difendere dall’attacco di Kipngeno, e sarà quello di Andrea Rostan, autore del miglior crono della gara, il 33’38’’ stabilito con la vittoria dello scorso anno. Con loro a dare spettacolo sui 3,4 km e 1000 metri di dislivello anche l’idolo di casa e trionfatore per due volte della gara, l’Hombre Vertical Henri Aymonod. Alla voce specialisti non mancheranno lo sloveno Timotej Becan, il tedesco Filemon Abraham, il francese Alric Petit, gli italiani Marco Moletto, Max Farcoz, Damiano Pedretti ed Alex Baldaccini. Tantissimi gli atleti che doppiano, tutti di assoluto livello: Phil Kiriago è da podio, al pari del connazionale Ephantus Njeri. Doppiano anche Jacopo Brasi, Marek Chrashina, Sylvain Cachard. Nutritissima la pattuglia britannica e francese cui si aggiungono Harry Bolton, Jake Collier, Cynog Williams e Bastien Racineux.
Nella gara femminile tutto apparecchiato per la rivincita della competizione mondiale andata in scena un mese fa verso Elferhutte. Vedremo di nuovo Philaries Kisang e Andrea Mayr una contro l’altra, con quest’ultima che, all’alba del suo settimo mondiale, conosce alla perfezione il tracciato di Malonno su cui detiene il record (37’20”) e dove ha già vinto cinque volte.
Ma non saranno sole: la padrona di casa Valentina Belotti, già regina del PizTri nel 2016, è decisa a regalare un’altra impresa ai suoi appassionati tifosi. Una grande sfida che vede protagoniste anche Scout Adkin, candidata ad una gara da podio, Camilla Magliano, Andie Cornish, Sarah Carter, Joyce Njeru, Maddalena Somà, Vivien Bonzi, Betty Bergstrand, Adele Blaise-Sohinus, Eve Pannone, Nathalie Baddie, Celia Powell, Lucy Murigi, Emma Clayton, Katie Lord, Eden O’Dea.