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Una nuova tranche di 1.000 pettorali che si somma ai 5.800 già prenotati. C’è sempre attenzione alle norme di contenimento del virus....
In verità, al quartier generale di Predazzo, in vista della 48.a edizione in programma il 30 e 31 gennaio 2021 non si è mai smesso di lavorare, ma il comitato organizzatore è ben fisso con i piedi per terra.
È vero che ad oggi non ci sono certezze sugli eventi di massa, ma Angelo Corradini, il presidente, e Davide Stoffie, il direttore generale, hanno sviluppato tutta una serie di ipotesi valutando le norme in vigore e predisponendo diverse iniziative per far si che la 48.a Marcialonga di Fiemme e Fassa si possa svolgere regolarmente.
Nessuno sottovaluta le prescrizioni per il contenimento del virus, ma con manifestazioni così complesse non si può certo improvvisare e sono tanti i fondisti, italiani e stranieri, a chiedere la possibilità di iscriversi. Così, intanto, si è deciso di riaprire le iscrizioni dopo che quelle riservate alle agenzie internazionali e agli operatori turistici italiani hanno già raggiunto rispettivamente 1.500 e 2.300 pettorali, mentre le registrazioni individuali già accettate sono a quota 2.000, portando ad oggi la cifra totale a 5.800 adesioni.
Gli organizzatori ritengono che non ci sarà la solita corsa al pettorale viste le incertezze, soprattutto per quanto riguarda gli spostamenti internazionali, e così si parte a piccoli passi. Mercoledì (3 giugno) apriranno le iscrizioni per i possessori di passaporto Worldloppet, il circuito di gare che raccoglie, una per nazione, le più titolate granfondo del mondo. Da lunedì 8 giugno, invece, finestra riservata nuovamente ai residenti delle vallate di Fiemme e di Fassa, con l’ufficio di Predazzo a pieno regime, e contemporaneamente apertura delle adesioni online con una finestra di massimo 1.000 pettorali.
Marcialonga propone il solito intenso programma con gli eventi ‘satellite’ Baby, Mini, Young, Stars e Story, tutto in subordine a quanto le autorità consentiranno per i grandi eventi, soprattutto in fatto di distanziamento sociale. Corradini, sempre pronto alla battuta, ricorda… “con gli sci ai piedi dentro il binario i due metri di distanza ci sono tutti, un binario dista dall’altro 1,2 metri”.