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MARCIALONGA 2013 - VALLI DI FIEMME E FASSA (TN)

Sottotitolo: 
Problema neve: zero, accumulati già 100.000 mc, a breve lunghi tratti pronti

Redazione
12/12/2012
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marcialonga
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Un quarantesimo compleanno in stile vintage su un percorso che ha fatto storia. Si sono iscritti gli azzurri, ma occhio a Morandini e a “Zorro” che non molla.....

Neve. Se non ci fosse bisognerebbe… spararla. E i 18 cannoni in azione sul percorso Marcialonga (uno ogni 4 km circa) non deludono.
Chiuse le iscrizioni con largo anticipo (7500 gli atleti che saranno al via della granfondo sugli sci stretti il 27 gennaio prossimo), ora gli organizzatori possono compiere la missione “preparazione piste” che, complici le nevicate passate e quelle in arrivo, saranno sicuramente al top per il d-day, quando alle 8.15 ci sarà la partenza mass start per il primo gruppo dei migliori.
“Ad oggi – dichiara uno soddisfatto Alfredo Weiss, presidente Marcialonga - abbiamo prodotto più o meno 100.000 metri cubi di neve, entro metà settimana grazie alle temperature rigide ne avremo accumulata circa 150.000 mc, per le necessità totali ne mancano al massimo 50.000, ma confidiamo ovviamente nella neve naturale, per risparmiare risorse economiche. I trasporti della neve incidono marcatamente”.

 

 

Una parte di pista è già pronta in alta Val di Fassa (da Campitello a Canazei) e da oggi si comincerà ad innevare sia in Val di Fassa che in Val di Fiemme, iniziando quindi a preparare un tratto fra Lago di Tesero e Masi, che ospiterà il transito del Tour de Ski fino all’innesto con la pista Olimpia III, start della mitica Final Climb, quindi saranno attivati i collegamenti Lago – Predazzo, Masi – Molina e la prossima settimana Moena - Predazzo. In Val di Fassa sarà predisposta innanzitutto la sezione di pista Soraga - Canazei in sinistra orografica dell’Avisio, con Canazei che quest’anno vivrà più intensamente la Marcialonga in quanto la gara penetrerà con ulteriori 700 metri nel centro del paese, a ridosso della nuova piscina.
Nel frattempo si mettono a punto anche i diversi eventi collaterali previsti per i 40 anni della Marcialonga, appuntamento ormai diventato tradizione e test importante in vista dei Campionati del Mondo che poche settimane dopo vedranno la Val di Fiemme ancora protagonista mondiale.

 

 

Si inizierà a Tesero la sera di venerdì 25 gennaio presso la Sala Bavarese con un concerto delle bande delle due vallate e con una simbolica premiazione per i “senatori” (coloro che hanno partecipato a tutte le edizioni)  e per le “giacche verdi”, vale a dire i capiservizio storici dei volontari.
Sabato 26 gennaio ci sarà solo l’imbarazzo della scelta: la mattina andrà in scena la “Marcialonga Story”, un tuffo suggestivo nel passato, una sciata da Lago di Tesero a Predazzo utilizzando attrezzature rigorosamente vintage; nel pomeriggio, sempre a Lago di Tesero, sarà la volta della solidarietà con la Marcialonga Stars, appuntamento ormai consolidato, quindi con la Minimarcialonga per i più piccoli e la Marcialonga Young per i giovani. La sera l’appuntamento sarà a Tesero per la cerimonia di apertura.

 

 

Ma l’attesa per lo start della gara sarà palpabile nell’aria. In campo maschile le speranze per gli azzurri sono tante, visto che è dal lontano 2000, quando Valbusa tagliò per primo il traguardo, che non si festeggia una vittoria italiana. L’impresa non è delle più semplici. Con l’inserimento della Marcialonga nella Coppa del Mondo lunghe distanze (FIS Marathon Cup) da Nord ci sarà una massiccia discesa di scandinavi e non solo. Lo squadrone nordico lotterà fino all’ultima spinta per conquistarsi il podio e oltre ai “soliti noti” come i fratelli Aukland, Ahrlin, Svaerd e Rezac, che hanno vinto tutte le edizioni disputate in “classico” dal 2003 ad oggi, ci sono gli agguerriti Fredriksson, Svartedal, Oestensen,  Brink, Johnsson, Bajcicac e Jakoubek che sono solo la punta dell’iceberg fra i “top skiers”.
Per l’Italia occhi puntati sul fiemmese Nicola Morandini che corre nel team di Svaerd, settimo lo scorso anno e nel 2010, che si sta sottoponendo a severi allenamenti “double pooling”, anche 80 km al giorno tutti a spinta per assimilare quella tecnica e quella dinamicità caratteristiche di coloro che dominano. E poi ci sono Santus, Kostner, Bonaldi e Paredi, ma c’è anche Zorzi che si sta preparando ad indossare la “maschera” e dimostrare al DT Fauner che forse un posto nella 50 km mondiale ci potrebbe stare.

 

 

In campo femminile gara altrettanto attesa e difficile da pronosticare. Due azzurre fra tutte, la fiemmese Antonella Confortola, che aspira come Zorzi a partecipare alla lunga distanza dei 30 km iridati, e Stephanie Santer, ma sono sempre le straniere ad essere in primo piano: Boner, le due Hansson, la Nystroem e la Lintzen.
Bisognerà solo essere pronti a godersi lo spettacolo, perché quello, come la neve…, è di certo assicurato.