GRANFONDO DOBBIACO CORTINA
Sottotitolo: Sabato gara con i big in classico, domenica skating di 32 km
- letto 2129 volte
E' arrivato l’ok definitivo delle autorità, e forse arriva ancora neve. Oskar Kardin e Jenny Larsson puntano alla Ski Classics...
Riunione del comitato organizzatore, ieri sera, della 44.a Granfondo Dobbiaco-Cortina in programma sabato e domenica. L’attesa gara, incassato ieri il sì definitivo delle autorità preposte, si svolgerà regolarmente, anche se “a porte chiuse” e come previsto sarà nell’ambito del circuito Ski Classics che sabato lancia la seconda tappa.
Intanto le iscrizioni si sono chiuse, tra quelli che hanno dato conferma c’è qualche titubanza per gli spostamenti tra zone rosse, arancioni e gialle, l’obbligo di viaggiare senza familiari, l’obbligo di tessera FISI, ma chi ha i requisiti potrà essere al via, la Dobbiaco-Cortina è una gara internazionale FIS e FISI.
“È tutto complicato - dice Nathalie Santer che è il direttore di gara - perché le norme anti Covid sono in continua evoluzione e non è facile per noi avere e dare risposte precise e concrete.”
Il protocollo anti Covid, che è stato redatto dopo molti incontri, è stato confermato, è già deciso anche che gli atleti dei pro-team dovranno eseguire tutti il tampone.
La gara di 42 km in classico sabato scatterà dall’aeroporto di Dobbiaco, area militare nella quale sta prendendo forma la partenza. Da li scatterà anche la gara di domenica, 32 km in tecnica libera, gran parte sullo stesso tracciato di sabato, escludendo il tratto che sale verso San Candido. Ovviamente ci sarà il passaggio alla Nordic Arena, simbolo dello sci nordico in Val Pusteria, poi gli atleti punteranno verso Cortina attraversando scorci che quest’anno sono ancora più affascinanti, viste le abbondanti nevicate. E di neve ne è annunciata ancora nelle prossime ore. Occorrerà ripassare le piste con i mezzi battipista, ma soprattutto è stato predisposto un piano B semmai la neve creasse dei problemi di stabilità nell’area a cavallo tra le province di Bolzano e Belluno. È vero che si annunciano precipitazioni limitate, ma gli organizzatori col presidente Herbert Santer in testa hanno voluto comunque essere pronti. Così semmai, da Ponte Felizon anziché seguire la vecchia ferrovia il tracciato sfruttando il sottopasso virerebbe a destra verso Pian de Loa, costeggiando per un tratto la statale e poi raggiungere Fiames e innestarsi nella pista tradizionale, proseguendo fin nel centro di Cortina. Si sta allestendo anche la nuova area di arrivo in centro a Cortina, col coordinamento del vice-presidente Igor Gombac, davvero un peccato che non ci possa essere il pubblico.
La gara quest’anno rappresenta la seconda tappa del prestigioso circuito Ski Classics, che è ritenuto la Coppa del Mondo lunghe distanze ed è onorato da campioni di rango, con dirette televisive in tutto il mondo, fatto questo non trascurabile per la promozione della Val Pusteria e dell’Ampezzano.
La prima tappa di Ski Classics si è svolta sabato in Svizzera e, dopo una sfida combattuta e soprattutto con un gran freddo, gli svedesi Oskar Kardin del Team Ragde Eiendom e Jenny Larsson del Team Ramudden hanno conquistato il gradino più alto del podio. Kardin ha preceduto il compagno di squadra Andreas Nygaard il quale ha superato in volata l’altro atleta del Team Ragde, Petter Eliassen, rispettivamente primo e secondo lo scorso anno a Cortina. E sabato è atteso anche Tord Asle Gjerdalen del neonato Team XPND Fuel, il norvegese che punta al poker di vittorie da quando la Dobbiaco-Cortina è nel circuito Ski Classics.