Sara Lanshour
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MURATELLO DI NAVE.... STRADA O MONTAGNA?

Sottotitolo: 
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Dario Fracassi.

Redazione
7/5/2012
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CORSA
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strada
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La gara bresciana rientra o meno nei nuovi parametri Fidal? C'è chi al riguardo ha osservato dele giuste obiezioni....

In casa Fidal le regole sono oggetive e uguali per tutti, o valgono solo in alcuni casi? Dario Fracassi, ex forestale ed attuale portacolori del Gp Talamona, ha giustamente sollevato alcune obiezioni su parametri non sempre giustemente applicati. Parametri che nel caso del campionato regionale lombardo 2012 non sembrano essere stati minimamente osservati. E quello di Muratello non è l'unico caso...

 

 

All’indomani della lettura dei risultati della scalata della Maddalena, vorrei fare i complimenti a tutti i vincitori, in primis la mia “conterranea” bresciana Valentina Belotti per lo strepitoso tempo fatto siglare nell’impegnativa ascesa della Maddalena, che da quest’anno ha assegnato pure i titoli regionali di “corsa in montagna”. Il  pure è d’obbligo, ma soprattutto “corsa in montagna”  perché la cosa mi ha lasciato alquanto perplesso quando ho letto il calendario Fidal lombardo.

 

 

 Da profondo conoscitore della competizione, essendo io bresciano e avendola corsa qualche volta (33’05’’il mio  miglior crono , saltando tra il 4° e 6° km, giusto per ricordare i vecchi tempi dove le gambe giravano meglio), non mi ero mai accorto che rispecchiasse limpidamente  le caratteristiche (20% max di asfalto )  per venire ufficialmente omologata come gara di corsa in montagna, anche perché, non più tardi di 3-4 anni fa,  quando la staffetta di Leffe andò in scena all’indomani della gara bresciana,  alla domanda : “ Perché avete messo in calendario Muratello il sabato pomeriggio e Leffe la domenica mattina?”, qualcuno rispose candidamente: “ Muratello è una gara su strada e Leffe  è una gara di corsa in montagna” . Ma come, ora Muratello è corsa in montagna? e ciliegina sulla torta, pure con titoli regionali individuali.

 

 

E’ anche vero, qualcuno replicherà, che la storica vetrina internazionale del trofeo Vanoni (non me ne vogliano gli amici morbegnesi, ma in questo momento, altro esempio  non mi sovviene)  non rientrerebbe nei canoni perfetti,(max 20% di asfalto)  ma non sarò certo io a negare l’evidenza dei fatti, che la competizione di cui sopra sia a tutti gli effetti, non una gara di corsa in montagna ma bensì “ LA GARA DI CORSA IN MONTAGNA” , rispecchiando i crismi agonistici, storici e tutto ciò che più bello ci possa essere in una competizione di corsa in montagna anche se “gioco forza”  la parte di asfalto in eccedenza non vedo proprio come si possa evitare, anzi rispetto a 10 anni fa, la curva del tempietto è stata tolta inserendo il sentiero che taglia il tornante, giusto appunto in asfalto.

 

 

Parlando con un amico nel dopo Leffe  e visto le mie condizioni attuali di training,  mi “vanto” di aver lasciato alle spalle, in una virtuale volata a distanza , la mia  collega Roberti Maria Grazia, 2ª tra le donne, ma di essere stato desolatamente battuto dall’altra aquila Renate Rungger, gli dissi che ormai i tempi, perché Leffe assegnasse i titoli nazionali di staffetta di corsa in montagna, erano maturi;  mi rispose che vi erano problemi per l’eventuale omologazione in quanto ci sarebbero un paio di km di asfalto di troppo.

 

O perbacco, cosa mi dici, gli replicai io, come la mettiamo con altre manifestazioni dove la cosa passa via liscia sino a giungere all’apoteosi della scalata di Muratello con un percorso di 100% di asfalto?. Come si suol dire “due pesi e due misure”,  e se capitasse in futuro che Leffe andasse in scena nuovamente all’indomani della Maddalena, potremmo tranquillamente dire, senza preoccupazione di essere smentiti :  “Muratello è una corsa in montagna e Leffe, passatemi la battuta,  è una gara su strada, perché ha troppo sterrato, o troppo poco asfalto,  per essere considerata corsa in montagna.

 

 

Dunque penso, ma è solo un mio modestissimo pensiero, che sto benedetto 20% di asfalto debba essere un pochino, e neanche troppo pochino in alcuni casi,  aggiornato al rialzo, almeno sino al 40 e magari, come già detto, in alcuni casi, la dove veramente e soprattutto in salita, non si snatura la corsa in montagna, con un ambiente ed un percorso che si possa ancora chiamare tale sino anche oltre il 50% ma da qui ad arrivare al 100% , ne passa di acqua sotto il ponte di Ganda.

 

Tutto ciò, esce dalla bocca di uno stolto, e per giunta ignorante  visto che sono stato pure  ritenuto non idoneo alla partecipazione  al corso da omologatori di corsa in montagna, o per meglio dire  “non gradito a qualcuno”, dunque con una competenza insufficiente per poter esprime opinioni tecniche in tal senso e trarre conclusioni costruttive che possano avere un peso tale da venir veramente prese in considerazione da qualcuno che si ritiene profondo conoscitore dell’evolversi della specialità.

 

Ma passiamo alle cose meno frivole e visto che alla scalata di Muratello  si assegnavano i titoli regionali  mi complimento con tutti i vincitori, o almeno per coloro il cui titolo era ufficialmente in programma.

 

 

Si infatti, teoricamente il titolo era assegnato per tutte le categorie tranne per le junior femminili, almeno così si evince dal regolamento.  Anche in questo caso mi lancio in una semplice considerazione, senza fare una caccia alle streghe, e complimentandomi comunque con la brava Sara Lhansour, che di qualità ne ha da vendere,  che inconsapevolmente, essendo la vincitrice, viene coinvolta in un piccolo caso di superficialità organizzativa. 

 

Come si giustifica che alcune atlete junior non si siano potute iscrivere?  Semplicemente perché da regolamento non era prevista la loro partenza;  e poi invece il giorno della gara si vedono in giro un paio di junior con il pettorale,  magari, i loro presidenti  di società sono stati un pochino più attenti nel far presente che se venivano assegnati i titoli, era scontato che anche le junior fossero ricomprese?

 

 

Sapete come hanno rimediato alla gara junior femminile? Hanno accettato l’iscrizione delle  2-3 ragazze che erano li a vedere la gara e che avevano mandato nei giorni precedenti l’iscrizione , vedendosela negare, le hanno messe su una macchina, scaricate al 3° km e fatte partire senza aver fatto 1’ di riscaldamento.

 

 

Saranno contente quelle a casa che non al corrente, sono venute a conoscenza del titolo assegnato senza la possibilità , magari, di partecipare.

Magari mi sbaglio, e tutti erano al corrente di tutto, dunque pagherò venia, ma visto che qualcuno promette già ricorsi in tal senso……lascio a voi il giudizio.

 

Dario Fracassi