MEMORIAL BIANCHI 2012 - MALONNO (BS)
Sottotitolo: Il circuito della corsa in montagna è pronto al gran finale!!!
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Il Gran Prix è pronto a incoronare i vincitori dell'edizione 2012...
Malonno e la corsa in montagna: un amore che – forme diverse, ma stessa immutata passione – puntuale si rinnova da qualcosa come quarantanove anni. Uno ne manca al grande anniversario, due invece i giorni che ci separano dal gran finale del Grand Prix corsainmontagna.it. Dai trionfi di Bernard Dematteis e Alice Gaggi – loro le firme sull’edizione 2011 – si riparte, con il cuneese dell’Esercito ad un passo dal porre il suo sigillo nella terza edizione del circuito promosso dal nostro portale. Diverso il discorso per la valtellinese in forza al Runner Team Volpiano, favorita certo della prova di domenica, ma fuori dai giochi per il successo finale, non avendo potuto essere al via nelle due precedenti prove. In ottica Grand Prix, fari allora puntati soprattutto su Maura Trotti (Csi Morbegno), leader della classifica parziale in una stagione che sinora le ha già regalato la gioia immensa del debutto in azzurro in occasione dei Campionati Europei di Pamukkale, da lei chiusi con un bel quindicesimo posto e l’argento nella classifica a squadre.
Trotti, Bottarelli, Compagnoni: così dice quella stessa classifica parziale, con Sara ed Elisa, le due giovani più promettenti del panorama italiano, dunque in lizza per salire sul podio finale del circuito. Sui sentieri di Malonno, sui 9 Km di gara, non solo però Trotti e Gaggi per il successo di tappa: abituata eccome alla vittoria, da queste parti, è una certa Maria Grazia Roberti (Forestale), che domenica giocherà carta importante anche per risalire posizioni nella graduatoria finale. Il tracciato camuno riserva poi possibilità di ben figurare anche alla ligure Viviana Rudasso (Città di Genova), alla sua prima stagione interamente dedicata alla corsa in montagna, ma ancor più forse ad Ana Nanu (Gs Gabbi), già protagonista di vertice nelle due prime prove di Campionato Italiano, capaci di riservarle un quinto e un sesto posto.
Bernard Dematteis, lui ancora, al maschile. Vincitore sotto lo pioggia nella scorsa stagione, la sua firma anche nelle due precedenti tappe del Gran Prix, con Leffe e Valbondione a riservargli margine magari esiguo, ma in ogni caso sempre sufficiente per lasciarsi alle spalle ogni altro. Ad una sola settimana di distanza dalla prova tricolore di Adrara San Martino, a Malonno si rinnoverà il duello con Marco De Gasperi (Forestale), già terzo a Leffe e secondo nell’Orobie Vertical. Per il podio finale, attenzioni puntate poi soprattutto sull’ex iridato juniores Xavier Chevrier (Valli Bergamasche), già finito ad un soffio dai due primattori nelle precedenti tappe.
Come al femminile, tre dei quattro azzurri in gara nella recente rassegna continentale saranno dunque al via nel Memorial Bianchi a Malonno: bel segno, per davvero. Sul nervoso percorso bresciano, si consumerà poi la sfida finale tra Atletica Valli Bergamasche e La Recastello Radici Group, le due società che appaiate o quasi si presentano alla vigilia dell’atto finale. Oltre a Chevrier, il sodalizio leffese potrà domenica contare soprattutto sull’apporto di Luca Cagnati, Andrea Regazzoni e Max Zanaboni, ma anche su quello del ritrovato Cristian Terzi e del sempreverde Claudio Amati. In casa Recastello, attese importanti su Abdelhadi Tyar, Rolando Piana (quarto nella classifica parziale) e Fabio Ruga, ma anche sui fratelli Danilo e Luciano Bosio. Per il successo di giornata, tutti in ogni caso dovranno fare i conti anche con Jean Baptiste Simukeka, il ruandese dell’Orecchiella Garfagnana chesu questo tipo di percorso nelle corde potrebbe anche avere la zampata vincente.
Il Trail – 21000 passi attraverso la storia, 21 Km per tracciare filo che unisca gli scanzonati inizi di questa avventura sportiva e le vicende agonistiche dei giorni nostri. La prova più lunga, quella che tocca tutte le località sede di arrivo di questa gara – Narcos, Campass, Fletta… -, ha visto negli anni protagonisti importanti al vertice. Nuovamente al via di questa sfida sarà Antonio Molinari, che di questa storia tante pagine ha contribuito a scrivere e colorare di emozioni. Ma il significato di questa prova, che come come d’abitudine aprirà la giornata di gara, è evidente che esuli dal nome di chi per primo taglierà anche questa volta il traguardo. Per soddisfare questa esigenza, c’è il Memorial Bianchi, c’è la gara nazionale, c’è il Grand Prix… Quaranatanove anni di fatica meritano però un viaggio in cui il cronometro passa inevitabilmente in secondo piano, a vantaggio del muoversi su prati e sentieri che odorano di storia.