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Val Martello: Styugov torna a casa, Andresen non si fa pregare

Maurizio Torri
20/12/2008

A sorpresa il vincitore della sprint diserta la gara ad inseguimento che vince Andresen

Si è conclusa con successo la due giorni di biathlon in Val Martello, con due gare di IBU Cup spettacolari e combattute. Oggi toccava alla gara “inseguimento”, con i migliori 60 maschi e 60 femmine di ieri al via staccati con i distacchi della gara sprint. Giornata cupa, con folate di vento, qualche fiocco di neve e temperature apprezzabili. L’atmosfera si è poi “scaldata” soprattutto con la gara femminile, con la vincitrice Anisimova in altalena fino all’ultimo giro. Più scontato il successo tra i maschi del campione norvegese Frode Andresen, complice anche l’inattesa assenza del vincitore di ieri, Evgeny Ustyugov. Ieri sera, dopo la premiazione ufficiale, il russo è ripartito inaspettatamente per il suo Paese. No-comment dei tecnici, che hanno affermato che il rientro era già stato pianificato in anticipo. Comunque la gara maschile è stata dominata da Frode Andresen. Sempre al comando con superiorità, anche se alla terza sessione di tiro ha commesso ben tre errori che hanno consentito al tedesco Böhm di avvicinarsi. Troppo forte sugli sci per gli avversari, il norvegese ha chiuso in scioltezza rifilando al tedesco, quarto venerdì, ben 1’06”8. La vera sorpresa della giornata è stato l’altro russo Shipulin. È partito 18° con un gap di 50” da Andresen. Ha pagato due giri di penalità dal tiro a terra, ma dal tiro in piedi è stato implacabile, ed è stato proprio il poligono il suo trampolino verso il podio. Per il tedesco Peiffer “solo” il quarto posto, dopo aver cullato per un po’ la terza posizione che aveva centrato nella sprint. Per gli azzurri non ci sono grandi risultati. La sorpresa è che il migliore, con un 36° posto, è stato Stefan Zingerle, un po’ troppo nervoso alla prima sessione di tiro con quattro errori. Poi si è rilassato e concentrato, riuscendo a commettere solo un errore a sessione. Non dimentichiamo che era partito col pettorale numero 53, posizione rimediata nella sprint. Poco dietro di lui si sono piazzati Harald Egger (38°) e Claudio Mussner (39°). Oltre i 40 Romani e Bormolini. Come anticipato, il risultato della gara femminile è rimasto in bilico fino all’ultimo. I pronostici stimavano sul gradino più alto del podio Olga Anisimova, brillante anche nella sprint. La russa è partita decisa, ma già nel corso del primo giro si è scomposta. Ha perso il caricatore dei colpi si è deconcentrata. Al primo stop al poligono ha pagato due errori, stessa situazione al secondo giro, poi al terzo, al tiro in piedi, addirittura ha sommato tre errori. Sembrava tutto compromesso. All’intergiro del primo passaggio il contagiri registrava la Anisimova davanti alla Döll, alla Bolliet e alla Buchholz, fotografando gli arrivi di venerdì. Al secondo passaggio la Buchholz falliva solo un tiro e passava a condurre sulla russa, sulla Döll e sulla Bolliet. Colpo di scena al terzo giro, con la Bolliet che guadagnava la leadership e con la Anisimova addirittura quarta preceduta dalla Döll e dalla Buchholz. Al quarto giro il poligono decideva la classifica. La russa studiava colpo su colpo l’effetto del vento, con una calma da far paura. Erano in due delle sessanta in gara a chiudere l’ultima tornata senza penalità, ed era il trampolino che rilanciava la russa al comando, con la Döll costretta ad un giro di penalità e che transitava seconda sulla Buchholz. Il secondo tiro in piedi a zero penalità era opera della francese Marine Dusser che risaliva dall’ottavo posto grazie a tra “netti” e con una sola penalità. La transalpina scalzava dal podio la connazionale Bolliet, anche oggi davanti alla Buchholz. Tanto il tifo, soprattutto delle scolaresche arrivate da tutta la vallata, per incitare l’unica azzurra in gara. Karin Oberhofer, decima ieri, si è confermata decima anche oggi. Ha pagato un po’ di stanchezza sugli sci, ma al poligono è stata infallibile da terra, peccato per qualche errorino dal tiro in piedi, tre centri mancati in due sessioni. Dopo la premiazione sul campo, è calato il sipario su questa edizione 2009 della IBU Cup. La Val Martello ancora una volta ha dimostrato di possedere le carte in regola per poter ambire ad un ruolo internazionale sempre più alto. Info: www.biathlon-martell.com (Foto e Fonte Newspower)

Men – Pursuit 12.5 km

1) Andresen Frode (NOR) 36:56.97; 2) Böhm Daniel (GER) 38:03.70; 3) Shipulin Anton (RUS) 38:38.85; 4) Peiffer Arnd (GER) 38:54.42; 5) Svaland Jon Kristian (NOR) 39:03.45; 6) Knie Christoph (GER) 39:22.14; 7) Wick Robert (GER) 39:34.09; 8) Roche Tanguy (FRAU) 39:46.52; 9) Gusev Artem (RUS) 39:58.95; 10) Porret Vincent (FRA) 40:10.86

Ladies – Pursuit 10 km1) Anisimova Olga (RUS) 36:14.09; 2) Döll Juliane (GER) 36:40.00; 3) Dusser Marine (FRA) 37:15.89; 4) Bolliet Marine (FRA) 37:24.86; 5) Buchholz Sabrina (GER) 37:49.58; 6) Hennecke Carolin (GER) 39:03.10; 7) König Susann (GER) 39:34.51; 8) Beer Romy (GER) 40:04.49; 9) Yurlova Ekaterina (RUS) 40:09.44; 10) Oberhofer Karin (ITA) 40:23.58