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Il report della seconda giornata del Melloblocco 2016. 1500 boulderisti già in Valle per l'arrampicata del Mello social...
We are Melloblocco 2016. C'è ancora il sole e tutto luccica in Valle, anche gli occhi dei melloblocchisti. E' strano... verrebbe quasi da non crederci. Verrebbe da pensare: grazie ma è davvero troppa grazia. Ma visto che qui in Valle siamo abituati a prenderci sempre quello che viene, e il Mello è sempre una grande esperienza, nessuno sembra farci più di tanto caso. Come dire: noi siamo il Mello (e con il Mello) in ogni caso. Così ce lo prendiamo, e godiamo un po' di tutta questa bellezza.
Sembrano pensarla proprio così gli ormai 1.500 (!) boulderisti già arrivati in Valle. Di buon mattino, come fosse un rito, sono partiti alla scoperta dei loro boulder e della loro arrampicata. Perché il gioco viene sempre prima di tutto. Ed qui ognuno va alla ricerca e sogna il suo libero gioco. Così a girare un po' per la Valle, ogni "stazione", pardon ogni boulder, sembra vivere di un'anima simile. E' come una musica, un ritmo comune, suonato da tante piccole comunità che si uniscono e si disfano per poi ritrovarsi (quasi per caso o per destino) tra i mille boulder della Valle. Alcuni restano momentaneamente vuoti. Altri si riempiono. Altri ancora sono corteggiati dagli stessi climber fin dal mattino. Possono essere distanti un'ora di cammino o a due passi dal Villaggio del Mello, poco sembra cambiare: la danza dell'arrampicata, i successi, gli insuccessi, la gioia e l'energia sono sempre quelli, sempre al massimo e oltre il massimo.
Anche quando ti imbatti nel grande totem di pietra della Valle, il Sasso Remenno, nulla sembra cambiare. Lui accoglie tutti. Quelli che si arrampicano con la corda per approdare nel suo grande giardino di vetta. Come quelli che – protetti dai fidi crash pad - aspirano a risolvere i difficili rebus dei tanti suoi fratelli, che gli sorgono proprio accanto o che si nascondono nel bosco. Tra l'altro quest'anno, proprio da quelle parti, c'è uno dei settori con i blocchi a premi. Quelli riservati ai migliori boulderisti. Quei campioni che anche in questa edizione non mancano.
L'edizione 2016, solo per citare alcuni di questi big, vede in campo il francese Charles Albert ovvero l'incredibile "boulderist scalzo", l'olandese volante del boulder Jorg Verhoeven, il finlandese Anthony Gullsten, il giovanissimo campione altoatesino Michael Piccolruaz e l'altro giovanissimo campione italiano Stefan Scarperi. Tra le donne si sono già messe in mostra la campionessa italiana Jenny Lavarda, la finlandese Annaliina Laitinen, l'austriaca Madeleine Eppensteiner, le russe Anastasia Grushchenko e Maria Dudakova, la danese Michelle Theisen e le italiane Anna Borella, Anna Aldè, Federica Mingolla, Annalisa De Marco, Irene Bariani, Martina Frigerio. Ma forse la cosa più bella di quest'inizio sui 12 + 12 blocchi speciali l'ha detta Verhoeven: "sono bellissimi". Un complimento che Simone Pedeferri – il maestro che ogni anno scopre queste linee - ha accolto con un sorriso. Sì lui va proprio in cerca della bellezza per il Mello. Una bellezza che resta per la Valle e per tutti quelli che la vogliono scalare.
A proposito di cose da Mello e per tutti. Qui c'è sempre la speciale birra con la speciale ricetta Melloblocco. Mentre sul fronte delle novità assolute c'è la nuova App di Vertical Life che non solo serve da bussola per trovare i boulder ma anche per giocare al Mello. Altra novità: la nuova Climbing RadioWeb (by Versante Sud) inaugurata proprio qui al Mello. Sarà un caso ma qui sembra nascano le cose, con lo spirito social e libero del Melloblocco.