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Stefano Biffi sta per scalare la Piramide Carstensz, il grande Slam è più vicino !

Maurizio Torri
11/4/2009

Bergamo: Nasce nel 1957 e già dal 1963 è socio della sezione di Bergamo del Cai.

Iniziato dai nonni e dal padre ad apprezzare le bellezze delle nostre montagne, ripercorrerà le Orobie insieme a moglie e figlie.?Inizia poi a salire le grandi montagne italiane raggiungendo la vetta di molte di esse, nel cuore gli rimangono il Monte Bianco ed il Monte Rosa ma soprattutto la vetta del Cervino, il “più nobile scoglio d'Europa", come lo definì un antico, ammirato visitatore, raggiunta dopo due fortunose ritirate.?
Grazie alla sua professione, è infatti un pilota di linea e viaggia in tutto il mondo, si avvicina alle maestose pareti internazionali.?Nel 1995 conosce Rob Hall, la famosa guida himalaiana perita sull’Everest nella tragica annata del 96, che lo avvicina ai misteri, alle difficoltà e alla preparazione dell’alta quota.?Sale in pochi anni l’Aconcagua in Sud America, il Denali in Nord America, il Kilimanjaro in Africa e l’Elbrus in Europa.?
Nel 2007 “tocca il cielo con un dito” raggiungendo la vetta dell’Everest dalla storica via del Colle Sud.?A cavallo del Capodanno 2008/2009 raggiunge la vetta del Vinson in Antartide ed ora è alle soglie della realizzazione dell’ultima salita: la vetta più alta del continente Oceania e tutta di roccia!?In questi anni infatti, dopo aver partecipato a vari corsi della Scuola di Alpinismo del CAI Bergamo, dedicata all’indimenticato Leone Pellicioli, ha sempre utilizzato imbraco, corda e chiodi: Dente del Gigante in Italia e Fitz Roy nella Patagonia Argentina, sono state tra le sue salite preferite.?La vetta dell’Oceania, oltre ad essere una severa salita in alta montagna, è connotata da un percorso di avvicinamento complesso, circa 250 km di trekking a cavallo dell’Equatore ed in ambiente di foresta pluviale.?
Le temperature spazieranno dagli oltre 30°C delle propaggini della montagna fino a scendere di parecchie decine di gradi al campo base della parete.?La vetta,ancora riportata sulle carte geografiche ad oltre 5030mt, è in realtà di poco più bassa: ambiente d’alta quota, logistica complessa a causa delle distanze, un meteo sub-equatoriale sono le sfide che dovranno essere vinte per permettere questa realizzazione.?
Giovedì 9 aprile, in occasione di un simpatico incontro tra Stefano e amici della montagna al Palamonti, c’è stata da parte del Presidente della Sezione Paolo Valoti anche la consegna ufficiale della bandiera CAI e del gagliardetto della Sezione di Bergamo per questa nuova spedizione alla Carstensz.?Sul gagliardetto c’è scritto un sincero augurio: "Allo speciale Socio CAI e alpinista ‘fuori dal comune’ Stefano Biffi tutta la comunità alpinistica bergamasca auspica la migliore scalata della Piramide Carstensz e il completamento del brillante diadema alpinistico delle sette più alte vette dei continenti del pianeta terra, con un grande abbraccio, viva stima e autentica amicizia".
Per tutti coloro che vorranno seguirlo passo passo anche accompagnandolo con il proprio sostegno e affiatamento basterà collegarsi ad internet al sito
www.stefanobiffi.com