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PRESENTAZIONE DELLA SPEDZIONE IN HIMALAYA

Maurizio Torri
5/10/2010

Sarà presentata venerdì 8 ottobre, con inizio alle ore 21.00 nella sede della Sosat in via Malpaga n°17 a Trento “Sosat Nepal Expedition 2010 ”

La Sezione operaia della Sat festeggerà il 7 gennaio 2011 il suo 90° compleanno ed il suo coro il 26 di maggio gli 85°. Due anniversari importanti a significare la lunga e felice storia del sodalizio trentino, che portò alla montagna la classe operaia e diede, con il coro della Sosat, primo coro di montagna al mondo, i natali alla coralità alpina....

Il compleanno sosatino sarà festeggiato con alcune manifestazioni, la prima delle quali è una spedizione alpinistica in Nepal, nel corso della quale i soci effettueranno un impegnativo trekking di 15 giorni, dividersi poi in due gruppi per salire rispettivamente le vette dell’Ama Dablam 6856 m e dell’Island Peak 6189 m.. Obbiettivo principe della spedizione per bellezza e difficoltà è l’Ama Dablam, una delle montagna più belle al mondo chiamato anche Cervino dell’Himalaya, per la sua forma imponente e piramidale. Il Trekking e la salita all’Ama Dablam saranno coordinati dalla guida alpina, socio Sosat Maurizio Giordani, grande esperto himalaysta, con alla spalle più di 65 spedizioni.

Tra i partecipanti, che saranno in tutto 26 ci sono i vertici della Sosat, con il presidente Luciano Ferrari, il consigliere Giorgio Zeni e l’ex presidente della Sosat Remo Nicolini. La spedizione, che muoverà dall’Italia il 22 ottobre andrà a Katmandu capitale del Nepal per volare poi alla volta di Lukla da dove inizierà il trekking che vede la compagnia sosatina risalire la valle di Thamo seguendo il fiume Bothe Koshi dove a Langden il gruppo lascierà la valle principale per valicare il Renjo La (5340 m) e scendere ai laghi di Gokyo. Facoltativa la salita al Gokyo Peak (5483 m), da dove si possono ammirare ben cinque montagne di oltre 8000 mt.

Con l’attraversamento del più noto Cho La (5330m), il raggiungimento del Kalapattar (5550 m), balcone panoramico unico sull’ Everest. Il gruppo poi rientrerà nella valle del Khumbu completando un itinerario ad anello che unisce la novità di un percorso ancora poco frequentato, alla tradizione ed al misticismo di una regione che non ha perso i propri legami col passato, dove cultura e religione buddista ancora oggi creano un’atmosfera che lascerà nell’anima segni profondi . Gli 11 alpinisti che puntano alla vetta dell’Ama Dablam raggiungeranno il campo base della famosa montagna a 5000 metri. Trascorso un giorno di riposo, tempo permettendo, saliranno rispettivamente al campo I e campo II per tentare il terzo giorno la salita alla vetta dopo aver percorso tutta la lunga cresta sud ovest.

“Siamo la prima sezione cittadina – dice il presidente Luciano Ferrari – che mettendo in campo tutte le proprie competenze umane ed organizzative permette ai propri soci e amici di realizzare un trekking e salita ad una vetta in Himalaya. Va ricordato come negli anni ’50 del secolo scorso, l’andare dal Trentino sulle Alpi occidentali per fare delle ascensioni era assai costoso, paragonabile solamente alle attuali moderne spedizioni sulle più alte vette della terra. Oggi a 60 anni di distanza in occasione dei suoi 90 anni la Sosat permette, mantenendo lo stesso spirito che la contraddistingue sin dalla sua nascita, ai propri soci e amici di partecipare ad una spedizione “extraeuropea Himalayana”.

Presenteremo ufficialmente la spedizione venerdì 8 ottobre. Nel corso della serata verrà proiettato un filmato realizzato nel 2008 dal titolo “Nepal three hills expedition”, realizzato da alcuni componenti dell’attuale spedizione, dove in 21giorni. vengono attraversati i tre colli più importanti dell’Himalaya e salita la vetta del Barunse II 6800 m. Purtroppo durante quel trekking un giovane portatore nepalese di 27 anni, sposato con moglie ed una figlia di nome Anita, che ora ha 9 anni, ebbe un edema polmonare e morì. Da quel tragico momento tutti i partecipanti di quella spedizione si sono impegnati ad aiutare economicamente la figlia Anita permettendole di continuare gli studi, cosa altrimenti non possibile. In quella serata raccoglieremo delle offerte che si andranno ad aggiungere a quanto già raccolto, mantenendo attivo quello spirito di solidarietà, che è parte integrante della filosofia e della storia sosatina .