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NUOVO PRIMATO SULLA PARETE NORD DELL’EIGER

Maurizio Torri
25/2/2011

4 ORE E 25 MINUTI: NUOVO RECORD DI SQUADRA SULLA PARETE NORD DELL'EIGER

Roger Schaeli e Simon Gietl hanno scalato la parete nord dell'Eiger stabilendo un nuovo record di squadra nello speed climbing. Sono servite 4 ore e 25 minuti alla cordata formata dai due membri del team alpineXtrem di SALEWA per la classica via Heckmair: il primo scalatore aveva impiegato, nel 1938, ben tre giorni interi...

Se per molti la parete nord dell'Eiger coincide con l'apice della carriera alpina, per Roger Schaeli è come una buona vicina di casa, avendola scalata attraverso molte vie diverse: nel 2008, 70 anni dopo la prima scalata, ha aperto insieme al suo compagno di squadra Christoph Hainz il "Magic Mushroom" nella parte destra della parete (7c+, 20 SL); un anno dopo è riuscito a effettuare insieme a Robert Jasper la prima scalata in libera della famosa Direttissima giapponese (8a, 41 SL). In piena stagione invernale 2011, la simpatica guida alpina svizzera scrive un altro capitolo della propria biografia legata alla parete nord dell'Eiger: insieme alla guida alpina altoatesina Simon Gietl scala il 9febbraio 2011 la via Heckmair. I due alpinisti professionisti nonché atleti del team alpineXtrem di SALEWA impiegano quattro ore e 25 minuti per percorrere la via di 4 km sulla parete nord di 1650 metri di altezza, battendo il record precedente stabilito nel 2010 da Ueli Steck e Bruno Schäppli (5 ore e 3 minuti) e fissando un nuovo record di squadra nello speed climbing sull'Eiger. Bisogna sottolineare infatti che gli atleti che affrontano da soli la scalata sono normalmente più veloci, in quanto non devono perdere tempo ad assicurare il compagno di cordata. Il record attuale nello speed climbing stabilito da uno scalatore singolo sulla via Heckmair è detenuto dallo svizzero Ueli Steck con 2 ore e 48 minuti.

"Negli ultimi giorni ho avuto molto da fare e non ho potuto approfittare delle buone condizioni meteorologiche", sorride Roger dopo aver terminato con successo la scalata nel pomeriggio del 9 febbraio. I due giorni precedenti la gara, infatti, si era dovuto recare a Monaco di Baviera per una serie di appuntamenti fissati in occasione dell'ISPO, la più grande fiera a livello mondiale per articoli sportivi.

Alta pressione: sul barometro e a livello di energia personale

"Ho accumulato talmente tanta energia che sentivo il bisogno di liberarmene", continua a spiegare Schaeli con aria maliziosa. In un batter d'occhio si consulta con il proprio sponsor SALEWA e con il compagno di squadra Simon: entrambi alzano il pollice. A partire da questo momento conta ogni minuto: già nella tarda serata di martedì, Roger e Simon si incontrano a Grindelwald e controllano il materiale che risulta a posto. Segue una notte brevissima.

Alle ore 9:00 in punto di mercoledì mattina Simon aziona il proprio cronometro ed entrambi partono dai piedi della parete. Trentacinque minuti dopo si trovano già allo Sto llenloch. Il percorso in buono stato consente a Roger e Simon di scalare velocemente, tanto più che le condizioni sono ideali per una scalata invernale, come hanno notato anche tanti altri atleti: durante la scalata in direzione della cima, Schaeli e Gietl superano in tutto sei cordate.

"Ci siamo sempre scusati, il più gentilmente possibile, con tutti i compagni che abbiamo superato" ricorda Simon che, come Roger, piuttosto che concentrarsi soltanto sulla scalata di speed climbing, dà l'impressione di sorridere per la scommessa che ne è alla base.

Tuttavia Schaeli e Gietl si rendono conto di essere particolarmente veloci oggi, e non soltanto perché superano le altre cordate: già il 4 gennaio avevano fatto un tentativo in stile speed, ma le condizioni odierne sono di gran lunga migliori rispetto a quelle di 5 settimane prima, trasformando in qualche modo anche la loro motivazione in metri di dislivello. "Al Goetterquergang ho spronato Simon nel vero senso della parola. Vai, vai, vai! Resisti fino alla fine della parete!" racconta Roger.

C'è stato quindi un ultimo passaggio di staffetta. Roger e Simon scalano come se fossero in trance: lo svizzero fissa la corda al Cortibiwak, l'altoatesino la raggiunge veloce come un lampo e la sgancia giusto in tempo per permettere a entrambi di continuare a scalare in contemporanea. Durante l'ascesa del campo ghiacciato della cima, Simon si slega partono tutti e due per lo sprint finale, alla massima velocità.

Alle 13:25, per la seconda volta nel corso di questa giornata, Simon preme il pulsante del proprio cronometro: ce l'hanno fatta, stabilendo un nuovo record di squadra sull'Eiger e scrivendo un nuovo indimenticabile capitolo di storia della montagna. Quasi una premessa per la spedizione pianificata sull'Arwa Spire, in Himalaya, dove Simon e Roger si recheranno il 25 aprile 2011.

Per maggiori informazioni: www.salewa.it