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MESEMONTAGNA 2011 - 3° APPUNTAMENTO (TN)

Maurizio Torri
11/11/2011

DOPPIO APPUNTAMENTO PER DE STEFANI: ALPINISTA, FOTOGRAFO E AMBIENTALISTA

Domani a Vezzano è il giorno di Fausto De Stefani: la mattina sarà con i ragazzi delle scuole per parlare soprattutto di solidarietà, mentre la sera sarà in Teatro per l'incontro "Lungo i sentieri dell'armonia", in cui rievocherà le sue esperienze e il suo percorso, che l'ha portato dall'alpinismo all'impegno ambientale e umanitario....

E' questo il terzo appuntamento di MeseMontagna, che in mattinata propone per gli studenti anche un incontro con un geologo proprio sulle caratteristiche della valle. La giornata dedicata a De Stefani viene realizzata grazie soprattutto al sostegno della Comunità di Valle e con l'apporto organizzativo della sezione Sat della Valle dei Laghi.

Fausto De Stefani è stato il secondo alpinista italiano dopo Messner ed il sesto al mondo ad aver scalato tutte le quattordici vette superiori agli 8000 metri, salite compiute in stile alpino senza l'uso di bombole d'ossigeno, eccetto quella sull'Everest del 1996. Grande alpinista, ma non solo: è fotografo, documentarista e impegnato in attività ambientaliste e umanitari. Nel 1988 è tra soci fondanti dell'associazione internazionale "Mountain Wilderness", della quale dal 1993 è garante internazionale, e ora presidente della sezione italiana, e con cui ha organizzato la spedizione internazionale "Free K2" per la pulizia del monte dai quintali di rifiuti accumulati in anni dalle precedenti spedizioni. Negli ultimi anni, il suo impegno è rivolto alla realizzazione di progetti umanitari in Nepal, costruendo scuole e promuovendo sviluppo culturale. "Adozioni a distanza a Kirtipur", "Una scuola professionale in Nepal", "Stage in Italia per insegnanti nepalesi", "Rarahil" sono gli interventi umanitari in Nepal della Fondazione "Senza Frontiere" - ONLUS.
Svolge anche attività divulgative per favorire la conoscenza delle tematiche naturalistiche e dei problemi ad esse connessi, con conferenze e mostre didattiche in scuole ed università. Partecipa a numerosi lungometraggi e documentari che narrano del rapporto tra uomo e territorio. Ampio rilievo ha assunto l'attività di fotografo, per la quale è conosciuto come un raffinato e poetico documentarista di natura e persone. Le sue immagini sono state esposte in numerose città europee e pubblicate su riviste specializzate internazionali.

Ecco come descrive il suo rapporto con la montagna:
La montagna mi ha dato grandi emozioni, sensazioni forti e straordinarie. La montagna mi ha fatto gioire, ma mi ha fatto anche piangere e disperare. Sarò sempre in debito nei suoi confronti. Io parto, però sempre, dal presupposto, che la montagna non ha bisogno di noi, ma siamo noi ad aver bisogno di lei. Poi dipende, se sai prenderla dal verso giusto, ti può migliorare, ti può dare delle grandi opportunità, ma dipende esclusivamente da noi e da nessun'altro.

A me è capitato che, proprio nel momento in cui mi sentivo invicibile, senza alcun limite, e credevo di avere idee molto chiare sulla vita, la montagna mi ha fatto capire che è lei la più grande, è lei che decide, nel bene e nel male. Una lezione che mi ha portato a riflettere sul senso della vita, che non poteva essere solo arrivare sulla una vetta, ma erano ben altri i valori importanti: l'ambiente, la salute, i temi sociali e tra questi l'offrire aiuto e solidarietà agli altri, importantissimo per sentirmi vivo. Da qui parte la mia avventura del progetto in Nepal a Kirtipur: dare un'opportunità culturale a chi non potrebbe altrimenti averla. In Nepal perché sono molto legato a quel territorio che mi ha dato molto e verso il quale io sento di essere profondamente riconoscente.