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GENIUS - IL NUOVO LIBRO DI FABIO PALMA

Maurizio Torri
23/10/2010

A BREVE, IN EDICOLA, L'ULTIMA FATICA LETTERARIA DEL RAGNO DI LECCO:

A darci un'anteprima è l'autore stesso....

Mi hanno cominciato a chiedere di cosa parla, e ovviamente lì sapevo come rispondere. Ma poi è arrivata la domanda, che genere è, e qui sono pesantemente inciampato nella risposta live. Di solito me la cavicchio, le serate mi hanno abituato alla risposta pronta, casomai è sul contenuto che si poteva sindacare, ma questa volta sono rimasto davvero sul marmoreo, tanto che perfino in un paio di riflessioni non sono riuscito a formulare qualcosa di accettabile.

Beh, stamattina ho risposto ad una mail, così copio e incollo quanto scritto, perchè è di getto e tutto quanto batto su tastiera o ancora scrivo a matita e penna ( il secondo romanzo che ho iniziato a scrivere è tradizionalista nella costruzione, niente computer. Ma portarlo in digitale sarà un delirio e mi sa che assolderò qualcuno, fra qualche anno) ricalca questa tradizione che inaugurai tanti, tantissimi anni fa, in prima media. Sempre e solo una brutta automaticamente bella, mai un ricopio in bella che finisce per appiattire e far pensare troppo.

GENIUS è un romanzo di letteratura, con alpinismo e arrampicata non ha niente a che vedere. L'ho scritto dal 2007 al 2009, con periodi molto intensi intervallati a lunghissime pause. Vi sono tre storie che risultano, nel procedere del romanzo, intrecciate, e non saprei come catalogarlo, visto che potrebbe essere considerato perfino un romanzo poliziesco o addirittura di fantascienza o fantapolitica. E' un romanzo, forse, soprattutto sulla natura umana, sulle sue infinite sfumature, ovviamente non sempre positive, e "usa" il tema della genialità, sconosciuta alla massa, per addentrarsi nelle influenze che il potere, l'ansia di essere qualcuno o qualcuna, il bisogno di essere gratificato, ha sull'essere umano.

E' certamente la mia "via" più difficile, se vogliamo anche molto ambiziosa. Credo di avere talento solo nella scrittura, in tutto il resto la mia vita è stata solo un applicarsi, più o meno con dovere o con gioia.
Ho riletto qualche capitolo di GENIUS e sono rimasto colpito da quanto sia riuscito a scrivere, ero in uno stato anche di grazia, probabilmente irripetibile. Scrivevo quasi sempre prima delle 7 di mattina, ed erano ore preziose. E' stata una grande avventura, e spero di poter regalare alla gente che lo leggerà delle ore dense di curiosità e stupore.

In quel periodo ho letto molto, tanti autori, e più di tutti Cormac Mc Carthy. Logico che ne sia stato influenzato, per una certa epica che compare in certi capitoli, soprattutto quando si arriva a Pepato ( che è tutto, nei ricordi di tantissimi anni fa, io bambino e poi ragazzino, Castelfranci, com'era prima del terremoto dell'Irpinia). E certamente c'è dentro un pò di Sartre, Musil, Bolano, Borges, Saramago, Tabucchi, mentre non avevo ancora conosciuto Wallace e Rulfo, per esempio. Moltissimi capitoli sono stati scritti musicalmente, ovvero, ascoltavo musica e andavo a ritmo, il pezzo musicale era metronomo delle punteggiature.

Avevo già sperimentato questo stile per Lettere di Sosta e per dei racconti e delle favole che erano stati molto apprezzati a dei concorsi letterari. Genius è, quindi, anche parente dei Nightwish, Dream Theater, Angra, Pearl Jam, Vitalij Kuprij, Greg Howe. Ci sono delle situazioni rubate agli anni del Liceo, altre a situazioni lavorative, qualcosa perfino agli anni delle medie. Clamorosamente, l'arrampicata e l'alpinismo non sono mai entrati, neppure per lontana influenza, nello stile e nella storia. Non è stata una decisione ponderata, non c'è stato nulla di premeditato. Ho terminato Genius esattamente quando Dodo si è alzato l'ultimo giorno di vacanza di una Primavera 2009 che ci vedeva terminare la via in Sardegna ( che chiamammo Murales e poi ri battezzammo Genius perchè Murales c'era già), avevo deciso di non scrivere più nulla proprio da quel giorno lì, perchè vedevo che la storia sarebbe stata, altrimenti, interminabile. E devo ringraziare Luca Calvi, persona colta e magica nel talento che si ritrova, che mi convinse a proporlo per una pubblicazione, io ero soddisfatto e gratificato anche solo della sua scrittura.

SCHEDA DELL'AUTORE: Fabio Palma nato a Bergamo nel 1965. Laureato con lode in Ingegneria, ricercatore universitario in Fisica, poi responsabile di progetti in elettronica e responsabile europeo di marketing, è oggi consulente di sport. Alpinista dei ragni di Lecco, ha pubblicato Uomini & Pareti (2002), Solitari (2005) e Lettere di Sosta (2006).